GIORNALAIO 14.02.2014

Venerdì, 14 Febbraio 2014

giornalaioAeradria, firme false sulle lettere a Ryanair. Palas, M5S chiede consiglio comunale tematico. Maggiori oneri vpeep, la giunta ridurrà del 50% sul valore venale. Partiti, la destra torna insieme

 

Aeradria, l’interrogatorio a Vannucci. “Spunta anche una firma disconosciuta nell’intreccio di rapporti fra Rdr, la società di Miramare e Ryanair, la compagnia aerea irlandese foraggiata per volare sui cieli di Rimini. Nel corso del suo interrogatorio l’ex amministratore delegato di Rdr, Massimo Vannucci, assistito dall’avvocato Alessandro Catrani nega di aver mai firmato una lettera indirizzata ad Ams, la società di marketing della compagnia aerea irlandese, anche se ammette di essere stato a conoscenza del contenuto. La lettera spedita nel 2008, descrive l’esplicito impegno di Rdr a partecipare alle spese di marketing sostenute da Ams per un importo di 25 mila euro. Le modalità perché Ryanair continuasse a volare su Rimini erano state pattuite tra il 2006 e il 2007. E non sembravano tenere conto del procedimento amministrativo che la stessa Corte dei conti aveva avviato nel 2001 su Rimini, stigmatizzando che i vettori utilizzati dall’aeroporto non dovevano beneficiare di aiuti di Stato per non rischiare di incorrere nella violazione della concorrenza libera tra imprese”, LaVocediRomagna (p.11).

 
V peep la strategia degli inquilini. “Impugnare la sentenza davanti al Consiglio di Stato, oppure davanti al tribunale di Rimini o direttamente alla Cassazione. E si chiede nel frattempo la sospensiva dei pagamenti. A giorni si decide. Sono queste le ipotesi che ha proposto ieri sera davanti a quasi 500 persone l’avvocato Antonio Carullo che difende circa 1.600 cittadini del V Peep, chiamati a rispondere dei maggiori oneri di esproprio (dai 2mila ai 9mila mila euro ad abitazione) e riscatto (dai 35mila ai 50mila euro)”, CorriereRomagna (p.3).
“Una (mezza) capitolazione del Comune sul V Peep: ieri sera in consiglio comunale l’assessore Brasini ha annunciato l’intenzione della giunta di approvare una delibera che rifaccia i calcoli del costo di riscatto della proprietà, riducendo del 50% sul valore venale degli immobili. Il provvedimento sarà portato anche in consiglio comunale per l’approvazione. “Sui maggiori oneri d’esproprio - ha detto Brasini rispondendo alle due interrogazioni in materia, presentate in aula da Nicola Marcello e da Eraldo Giudici di Ncd-Pdl - non ci sono margini di trattativa perché c’è stato un ricorso e il Tar ha deciso di non decidere. Sui riscatti invece c’è una trattativa. Abbiamo già fatto almeno tre incontri formali col comitato alla presenza del sindaco, quindi c’è la nostra massima collaborazione. Il Comune subisce l’iniziativa del legislatore, spesso contraddittoria. In questo caso specifico si registrava una iniquità, per una delibera della Corte dei Conti i cittadini del V Peep si trovavano a pagare di più di quelli degli altri Peep”. Brasini ha riepilogato anche le azioni parlamentari dei deputati del territorio che sono sfociate nella legge di stabilità. “Oggi noi possiamo deliberare per l’abbattimento sul 50% dei valori venali”, ha quindi concluso Brasini… Giudici debutta e fa il botto Al suo debutto come capogruppo, Eraldo Giudici non solo ha battibeccato con Brasini sugli spinosi dettagli tecnici dei Peep, ma in tarda serata ha costretto la maggioranza alle corde ottenendo la chiusura della seduta senza la votazione della importante delibera - per gli attuali inquilini di palazzo Garampi - del bilancio 2014/2016 della Holding. Alle 21,20, durante la discussione, Giudici ha chiesto la verifica del numero legale ma il centrosinistra non aveva i numeri. Quindi è stata chiusa la seduta e rinviato l’ordine del giorno”, LaVoce (p.12).

 
Palas, Carla Franchini (M5S) chiede consiglio comunale tematico. ““Spulciando una sentenza della Corte dei Conti del Veneto di qualche tempo fa - spiega il consigliere 5 Stelle - mi sono accorta che era stata esaminata la cessione di quote azionarie pubbliche avvenuta senza bando di gara. Ebbene, i giudici contabili hanno ravvisato un danno, nonostante si trattasse di cifre basse”. Nel caso Palas la situazione è la stessa? Un pegno può essere considerato una cessione vera e propria? Ebbene, il pegno in quanto tale sicura - mente no, ma quell’impegno al passaggio obbligatorio del 52,56% delle azioni di Rimini Fiera alla banca, qualora Rimini Congressi (la società partecipata alla pari da Comune-Rimini Holding, Provincia e Camera di Commercio) che è la titolare del mutuo, non riuscisse a saldare il debito con Unicredit, forse sì. E, tra l’altro, attraverso una trattativa diretta e non tramite un bando di gara, magari Europeo, come i vincoli di finanza pubblica, invece, prevederebbero. Mettendo, così, in mano alla banca la maggioranza assoluta delle quote del sistema fieristico e congressuale della Riviera. E proprio su questo argomento la Franchini, ieri sera, nel corso del consiglio comunale sul bilancio di Rimini Holding, ha chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico sul Palas e sulla Fiera, sulle modalità di finanziamento, e sui debiti contratti dall’intero sistema pubblico riminese”, NuovoQuotidiano (p.5).
Il forum de LaVoce ospita Lorenzo Cagnoni, (pp.14-15).


Partiti, la destra si ritrova. “I vecchi “colonnelli” della destra si ritrovano sotto la stessa bandiera. Il fatto. Dalle costole di An, Officina per l’Italia e Fratelli d’Italia, nasce Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale. L’avvio del percorso ovviamente all’interno del centro destra è stato illustrato ieri mattina. Obiettivo: almeno il 5 per cento. Chi. Alla presentazione partecipano nomi conosciuti della destra riminese: Claudio di Lorenzo, Italo Ricciotti, Sesto Pongiluppi, Pasquale Barone, Marco Corbelli. Sono della partita, anche se ieri assenti, Gioenzo Renzi e Marina Mascioni”, Corriere (p.8).