GIORNALAIO 03.05.2014

Sabato, 03 Maggio 2014

giornalaioLa prefettura di Rimini rischia. Alberghi, Bankitalia boccia la riviera. Campi da calcio, il Comune potrebbe stracciare il contratto con Delfini 

 

La Prefettura di Rimini rischia seriamente di sparire. L'allarme dai sindacati nazionali dei prefettizi, Sinpref (guidato dal prefetto di Rimini Claudio Palomba), Snadip-Cisal e Ap. I sindacati si dicono "stupefatti per la disinvoltura con la quale è stato annunciato lo smantellamento della presenza dello Stato sul territorio con la chiusura di oltre il 60% delle attuali Prefetture". Se le Prefetture in Italia sono poco più di cento, va da sé che ne sopravviverebbero una quarantina circa: città metropolitane e capoluoghi. Di fronte al piano governativo Rimini ha effettivamente pochissime possibilità (ilCarlino).

 
Alberghi, secondo uno studio di Banca d'Italia, a cura di Fabio Quintiliani, i punti di debolezza dell’offerta turistica sono la modesta dimensione delle strutture alberghiere a discapito dei servizi di qualità e i prezzi non sempre competitivi rispetto ad altre regioni del Mediterraneo (si parla soprattutto del numero della camere, che in riviera è inferiore, di postazioni internet, di piscine e giardini). Punti di forza sono la maggiore vicinanza delle strutture alla spiaggia e la frequente fornitura gratuita di servizi in spiaggia. Dai primi anni del 2000 la riviera ha gradualmente perso quote di mercato proprio per via di questi segnali di inadeguatezza (ilCarlino).
L'assessore provinciale al turismo Fabio Galli difende la riviera, siamo noi la locomotiva ricettiva del centro nord, dice. E Tuttavia non può non guardare ai dati tornando sul tema della riqualificazione delle strutture, un tema che, dice, va posto al primo posto dell'agenda per il rilancio del settore. Ha detto Galli: "Non è più solo questione se è mai stata - di nuovi incentivi economi- ci (di complessa erogazione visto lo stato delle casse pubbliche) e di agevolazioni fiscali (più invocate che effettive) alle strutture alberghiere che vogliono innalzare la qualità. Ribadisco come occorra, anche nella pianificazione strategica, che emerga chiaramente il tema, senza timidezze o timori. E aggiungo, a costo di prendere atto che i nostri primati sono a rischio se ci sediamo sugli allori", (Corriere).


Campi da calcio. Due società Rivazzurra e Rimini united sostengono che il comune può risolvere il contratto. Esiste infatti nell'accordo tra Delfini, società aggiudicataria del bando, e l'amministrazione una clausola che vieta al gestore di concedere servizi in subappalto. Cosa che è accaduta sostengono le due società con la delega ricevuta alla manutenzione delle strutture sportive, in quanto le società hanno provveduto con risorse proprie al taglio dell’erba, all’irrigazione dei campi, alla pulizia degli spogliatoi e degli uffici, all’apertura e chiusura al pubblico ed agli atleti delle strutture. Secondo Rivazzurra e Rimini united il Comune può recuperare i soldi corrisposti alla Delfini per l’anno 2012-2013 (Corriere).
Da parte sua la società incriminata si difende negando tutto (mai dati in subgestione i campi) e sostenendo che alcune società sportive da tempo non versano gli importi dovuti (Corriere).