Rimini | Economia, Ance: Non c'è ripresa per l'edilizia
Edilizia riminese: non si prevede il ritorno alla ripresa. Dal primo trimestre 2008 al primo trimestre 2014: imprese - 40%, lavoratori - 41%, ore lavorate - 51%, salari - 42%. Questo il succo dei numeri snocciolati oggi durante l'assemblea dell'Ance (l'associazione dei costruttori edili) della provincia di Rimini. Per l’edilizia il 2014 è ancora un anno in cui non si prevede un ritorno alla ripresa. Dopo 7 anni di progressiva il punto di non ritorno è sempre più vicino, lanciano l'allarme i costruttori.
I numeri. Nel territorio di Rimini le imprese attive iscritte alla Cassa Mutua Edile Ance passano da 788 del 2008 a 528 del 2013 con un calo di 179 aziende pari a - 33% e rispetto al 2012 in cui erano 609 si registra un calo del 13%.
Gli operai attivi passano da 4.572 del 2008 a 2.922 del 2013 con un calo di 1.650 addetti (-36%). Rispetto al 2012 il calo è di 656 addetti.
Le ore lavorate registrano un calo rispetto al 2008 del - 42% e rispetto al 2012 del -17%. Situazione analoga per il dato sul monte salari che è in calo rispetto al 2008 del -32% e rispetto al 2012 del -16% (nel 2008 37,5 mil di euro, nel 2012 -30 mil di euro e nel 2013 25,5 mil di euro).
I dati riferiti al primo trimestre 2014 confrontati con quelli del primo trimestre 2008, non sono migliori, anzi sono peggiori di quelli riferiti al 2013: si registra, infatti: aziende -40%, lavoratori -41%, ore lavorate -51% e monte salari -42%.
Per fare un esempio pratico, la produzione di calcestruzzo rispetto agli anni pre-crisi è calata dell’80%.
APPALTI: Nel corso del 2013 le gare di appalto aggiudicate nella Provincia di Rimini sono state 142 per circa 42 milioni di euro complessivi, di queste 50, per 28 milioni di euro, riguardano opere edili, mentre 92, per 14 milioni, riguardano opere infrastrutturali.
Nel 2013 le imprese riminesi, nonostante la crescita degli appalti nella nostra Provincia, fanno registrare un calo della relativa quota percentuale dei lavori acquisiti, pari a 18% del totale provinciale (era 29% nel 2012); anche le imprese extraregionali diminuiscono la loro presenza con il 19% (47% nel 2012); sono aumentate quindi le imprese di altre province dell’Emilia-Romagna la cui quota raggiunge il 62% (23% nel 2012).
Il ribasso medio degli affidamenti è stato del 15,5% (nel 2012 15,7%).
MERCATO IMMOBILIARE RESIDENZIALE: In provincia di Rimini, contro la diminuzione regionale del 7%, si registra un calo del 13%.
E le prospettive rimangono ancora incerte in ragione delle persistenti difficoltà economiche delle famiglie che, in questi anni, hanno sperimentato una riduzione del reddito disponibile e della propensione al risparmio. A ciò si aggiunge la difficoltà di accesso al credito.
CREDITO: In provincia i finanziamenti per il residenziale sono calati del 48%, 3 punti in più della media regionale e per i non residenziali del 47% quasi il triplo del livello regionale.
La fortissima restrizione del credito non ha risparmiato le famiglie: nei primi 9 mesi del 2013, infatti, è proseguita la contrazione delle erogazioni di mutui per l’acquisto di abitazioni, con un ulteriore -4% rispetto ai primi 9 mesi del 2012. Il dato risulta molto preoccupante in considerazione della fortissima restrizione di erogazioni registrata tra il 2007 e il 2012 nella regione, periodo in cui sono venuti a mancare alle famiglie oltre 9 miliardi di euro per l’acquisto di case (-70%).
In particolare il flusso dei nuovi mutui per l’acquisto della casa nella nostra Provincia si attesta su 130 milioni di Euro per il 2013, mentre nel 2012 era stato di 141 milioni di Euro e nel 2007 di 337 milioni con un calo percentuale rispetto al 2013 del 58%.