Trc, Riccione insorge al taglio del pino. Il sindaco e un prete tra gli identificati. Delfinario, sempre più giallo attorno alla chiusura della vasca blu. V peep, è Federconsumatori a definire le strategie. Esami di Stato, a Rimini è sos commissari
Trc. Sono le 11 di ieri quando gli operai del cantiere di Agenzia mobilità iniziano ad abbattere il primo pino in via Portovenere. Proprio ieri scadeva infatti l'ordinanza del sindaco di Riccione Renata Tosi che ha vietato l'abbattimento degli alberi. Gli operai ce la fanno, ma nel giro di pochi minuti il cantiere viene occupato da 200 persone, tra attivisti anti trc, residenti, politici, albergatori, il sindaco stesso e il parroco don Giorgio Dell'Ospedale (anche questi ultimi due risultano nella lista delle persone identificate dai carabinieri, una sessantina, rischiano la denuncia). Carabinieri, municipale e Guardia forestale non ce la fanno a disperdere il presidio. Sul cantiere anche l'antagonista della Tosi, Ubaldi, e altri uomini del Pd. Non hanno rilasciato dichiarazioni. L'occupazione è andata avanti fino alle 13 (ilCarlino).
"E’ polemico Vincenzo Cicchetti del M5S. «Non si possono fare promesse, senza sapere cosa si racconta alla gente. Anziché stare qui a fare il presidio tanti giorni, bisognava mettersi d’accordo con enti interessati. Noi qui abbiamo già manifestato con 12 parlamentari che si erano impegnati a intervenire nelle commissioni a Roma, si poteva fare un’azione congiunta. Ma altri sono andati soli»" (ilCarlino).
Le mosse del sindaco. Renata Tosi ieri ha lasciato il presidio per andare a parlare con il procuratore. Obiettivo chiedere delucidazioni sull'esposto presentato dal comitato No Trc. "Ha detto che darà un’accelerata sulla questione", spiega Tosi. Seconda tappa Agenzia mobilità per incontrare il direttore Ermete Dalprato. "Ha dato la disponibilità a sospendere per due giorni per motivi di ordine pubblico" (Corriere). Il sindaco nel pomeriggio ha anche lavorato a due atti che le permetteranno di intervenire sull’opera. Lo scopo è cercare di fermare il cantiere per rivedere il tracciato del Trc nel tratto riccionese (Corriere).
La chiusura del delfinario di Rimini assume i contorni della spy story. Tre le denunce presentate dalla proprietà per minacce, le schede di due pc bruciate e una microspia trovata dentro una presa e misteriosamente scomparsa nel giro di una notte. I fatti strani sono partiti da inizio marzo con i computer bruciati. "Un giorno mi sono ritrovata una persona che si era introdotta abusivamente e mi stava filmando", aggiunge Monica Fornari, poi il "fatto più grave". "«Non riuscivamo a capire come fosse possibile che le cose dette tra noi, in ufficio, venissero pubblicate o comunicate da ambientalisti un paio di giorni più tardi, deformate ovviamente. Così abbiamo incaricato un esperto di fare una bonifica della struttura», e «in una presa elettrica abbiamo trovato una microspia – spiega il tecnico Ercole Renzi –. Un modello che si può trovare in commercio, capace di trasmettere a poche centinaia di metri di distanza». Rimuoverla a tarda sera non era possibile così viene rimandata l’operazione al giorno successivo. «Ma nella notte – continua la Fornari – qualcuno si è introdotto e l’ha fatta sparire»" (ilCarlino).
Non ci sono americani per l'aeroporto Fellini. I legali della cordata smentiscono le indiscrezioni pubblicate ieri dal Carlino. "«I nostri clienti — spiega l’avvocato Anna Masutti — ritengono allo stato non praticabili le opzioni di un loro interessamento a oggi valutate. Le anticipazioni
riportate nell’articolo relative a decisioni e scelte sono da ritenersi al momento non sussistenti». Fin qui le dichiarazioni ufficiali, che però potrebbe anche essere un tentativo per depistare potenziali rivali" (ilCarlino).
V peep, la Federconsumatori detta le strategie. "Un’azione legale al tribunale di Rimini da muovere entro il 15 luglio, attesa passiva della procedura di recupero crediti messa in atto dal Comune impugnando, eventualmente, i decreti ingiuntivi, oppure pagare subito le somme" (Corriere).
Esami di Stato, è sos commissari. Appena due giorni fa alla riunione preliminare in molti tra i designati non si sono presentati: l'ufficio scolastico è corso ai ripari scartabellando le graduatorie a esaurimento e di istituto, ma anche tra i nomi di chi, pur non avendo mai insegnato, all'università ha superato gli esami per poter potenzialmente insegnare la materia da esaminare (LaVoce).