Riccione | Trc, le tre soluzioni di Tosi
Lancia tre proposte il sindaco di Riccione Renata Tosi, tutte già inviate ad Agenzia mobilità, ma preferisce quella che definisce "soluzione A". E' il dirottamento dei bus del trc, a partire dalla rotonda di via Angeloni, su viale D'Annunzio, implementando l'infrastruttura viaria litoranea, liberata dal traffico delle auto, dove adesso corre l'11. Soluzione preferita perché "garantisce direttamente la fruibilità alla massa d'utenza della fascia turistica". Passato il sottopasso, al Marano ci sarebbe la prima fermata, piazzale Azzarita la seconda, poi Curiel e Terme, da qui le navette per la stazione.
Le soluzioni B e C prevedono invece l'utilizzo della corsia dedicata al trc, ma senza la realizzazione delle infrastrutture previste, senza fermate fino alla stazione nella prima ipotesi (grazie al fatto che con il trc in moto sia Rimini sia Riccione di doteranno di circolari proprio dalla fermata Angeloni), e con due fermate intermedie nella seconda ipotesi.
I costi. L'appalto con Italiana costruzioni per il tratto riccionese prevede 30milioni di lavori. Attuando una qualsiasi delle tre modifiche proposte all'accordo di programma si risparmierebbero oltre 7,6 milioni a cui vanno aggiunti 1,5 milioni in sottoservizi che non verrebbero realizzati, per un risparmio complessivo si oltre 9,1 milioni. "I numeri per Riccione sono questi - dice il sindaco - e non quelli usati in campagna elettorale dal mio competitor (54 milioni). Rispetto allo spauracchio della fantomatiche o quantomeno ipotetiche penali c'è da aggiungere anche che il contratto con Italiana costruzioni, come sempre quando sono sottoscritti da una pubblica amministrazione, ha come principio portante quello dell'interesse pubblico".
Sulla questione dei numeri il sindaco Tosi fa anche un'altra precisazione: "I numeri attorno al trc sono stati troppo ballerini. Prima si parlava di 60milioni, poi di 70, poi altri ancora. E' per questo che abbiamo chiesto la certificazione esterna e indipendente dei bilanci e dello stato dei cantieri, a garanzia politica nostra ed economica di tutti i cittadini".