Rimini | Turismo, le novità nella conversione del decreto
Conversione decreto turismo. Slitterà al 31 dicembre di quest'anno il termine per presentare progetti di valorizzazione turistica e culturale legati a Expo 2015 da parte dei Comuni, con la creazione di una "cabina di regia" in seno al Mibact. "Come sta già facendo il Comune di Rimini, anche gli altri enti locali e Unioni dei comuni del nostro territorio - spiega il deputato del Pd Emma Petitti, relatore della legge di conversione alla Camera - devono cogliere questa grande opportunità: a disposizione ci sono 500 milioni di euro e in concertazione con il Governo possiamo lavorare insieme per ottenerne una parte importante".
C'è anche un pacchetto di emendamenti che interviene sul credito di imposta per la digitalizzazione degli esercizi ricettivi, riconosciuto fino ad un massimo di 12.500 euro per impianti wi-fi, siti web, software e commercializzazione. Viene anticipato agli anni 2014, 2015 e 2016, con uno stanziamento di 15 milioni di euro, e viene inoltre introdotto il credito di imposta per le agenzie del turismo incoming. "E’ una novità rilevante per l'innovazione tecnologica, che interessa circa 12.000 agenzie di viaggi e tour operator italiani: Il turismo, con il 41% dell'ecommerce, rappresenta la fetta più impostante delle vendite online dei siti internet italiani".
Nell'ambito del Piano di mobilità per il turismo e guide turistiche, che prevede la concessione in uso gratuito di caselli, fari, stazioni ferroviarie e marittime a persone fino a 40 anni, un ulteriore emendamento ne estende la durata a 9 anni rinnovabili per altri 9 per consentire ai concessionari di ammortizzare meglio gli investimenti realizzati.
Novità anche in fatto di appalti, spiega il deputato Tiziano Arlotti. "L'obiettivo è favorire le procedure negoziali eliminando il massimo ribasso lavorando sull'offerta maggiormente vantaggiosa, per selezionare le migliori offerte e dare maggiori garanzie sia sulle tempistiche, sia sulla qualità dei lavori da realizzare".
Il decreto semplifica il rilascio dei pareri da parte delle Soprintendenze. "Decorsi 60 giorni dalla ricezione degli atti di richiesta di parere da parte della Soprintendenza, i Comuni potranno provvedere all'autorizzazione. Una novità che avrà un impatto forte anche a livello locale, con l'obiettivo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio dei beni culturali, evitandone l'impoverimento e il degrado", conclude Arlotti.