Rimini | Terremerse, il giorno dopo la condanna di Errani parla l'accusatore Renzi
"Le dimissioni di Vasco Errani sono un atto dovuto e, a mio modo di vedere, sarebbero dovute arrivare, già da qualche anno, cioè da quando la Magistratura ha presentato il rinvio a giudizio per suo fratello (4 anni fa, ndr), dopo l’esposto presentato dal sottoscritto il 7 gennaio 2010, alla Procura della Repubblica di Bologna e alla Procura Regionale della Corte dei Conti, sulla vicenda Terremerse". Lo dice il grande accusatore, Gioenzo Renzi. All'epoca l'attuale consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Rimini era consigliere regionale di An a Bologna. Ora ribadisce che "in Italia siamo tutti innocenti fino al terzo grado di giudizio", ma anche che "quando ci sono dei documenti inconfutabili, almeno per onestà intellettuale e sicuramente per rispetto delle Istituzioni, un passo indietro e dire “ ho sbagliato” sarebbero sì, atti dovuti".
Secondo Renzi, "se veramente Vasco Errani avesse voluto salvaguardare la dignità dell’istituzione Regione Emilia Romagna, innanzitutto non avrebbe fatto bocciare la mia richiesta di una commissione d’inchiesta presentata in Consiglio Regionale, nel novembre 2009, nella quale chiedevo di valutare la revoca del contributo di 1 milione di euro erogato dalla Regione alla Cooperativa Terremerse, per la realizzazione di una cantina vinicola". Finanziamento a cui Terremerse non avrebbe avuto diritto "in base al certificato di conformità edilizia ed agibilità rilasciato dal Comune di Imola" che "vedeva attestata la sua ultimazione dei lavori, ben 18 mesi dopo, dal termine previsto per ricevere il finanziamento".