Rimini | Diritti v peep, commissione approva abbattimento 50%
Con sole due astensioni, quella di 5Stelle e del consigliere Stefano Brunori, la commissione bilancio del comune di Rimini ha apportavo la delibera che recepisce la norma nazionale per l'abbattimento del 50 per cento del riscatto dei vincoli comunali sia sulle case con diritto superficie sia su quelle con diritto di proprietà. La norma è stata inserita nella legge di stabilità (approvata dal governo a fine dicembre) grazie all'interessamento dei parlamentari locali a seguito delle proteste dei residenti del v peep Ausa di Rimini, alle prese con la necessità del Comune di raccattare i maggiori oneri di espropri e e di mettere in vendita gli appartamenti.
"Trattandosi di delibera a me cara e attesa da circa 18 mesi insieme al resto dei componenti del Pdl ho votato a favore di essa", spiega il consigliere comunale di Ncd Nicola Marcello. Il consigliere accoglie la delibera come un positivo e correttivo rispetto a un precedente atto del maggio del 2013 che definisce "inadeguato".
La delibera, spiega Marcello, "consente l’eliminazione di qualunque vincolo anche a molti alloggi di cooperative che avevano realizzato attraverso 16 piani particolareggiati di iniziativa pubblica concessi dal comune prima del 1995", ed è applicabile "per opere simili realizzate dopo il 1995" con l'eliminazione anticipata dei vincoli di alienabilità, attraverso il pagamento un importo pari al 5% per ogni anno residuo.
La delibera, avvisano comunque dalla minoranza favorevole, andrà migliorata in sede di consiglio comunale con dei correttivi per il V peep. "Innanzitutto - spiega Marcello - lo sconto ulteriore applicato con questa delibera è del 25% per la eliminazione dei vincoli e non del 50% poiché un primo 25% stava già nella famigerata delibera del 16 maggio 2013 a cui si sono appellati i cittadini. (Quindi se uno doveva pagare già 40mila euro con questa nuova norma ne dovrà pagare 30mila). Per arrivare a prezzi meno esosi bisognerebbe lavorare ancora sull’indice omi".
Il consigliere propone di introdurre un coefficiente di adeguamento peep contro la stagnazione del mercato. "Rimini, sebbene abbia sofferto la crisi meno di altre città importanti, ha subito un calo dei valori immobiliari dell’8,5% passando da una media di 2.950 euro nel 2007 ad 2.700 euro nel 2013. Si potrebbe introdurre un coefficiente già valutato dalla Corte dei conti per ovviare a tale situazione, considerando la stagnazione del mercato e la situazione economica contingente ed i ritardi di lustri del Comune di Rimini nel proporre tali conteggi. In tal modo, i valori di calcolo di partenza si abbasserebbero ed i cittadini dei peep potrebbero usufruire di prezzi più congrui".
Dalla minoranza proporranno anche la riduzione dell’aliquota del 5% annuo per ogni anno mancante per i piani particolareggiati post-1995 al 2,5%, come ha già fatto Bologna (San Donato Milanese ha abbassato addirittura all'1,25%)".