Scrivi qui la tua mail
e premi Invio per ricevere gratuitamente ogni mattina la nostra rassegna stampa

24.07.2014 | Rimini | Marecchia, Wwf: Interessi da chiarire sulla manutenzione

Giovedì, 24 Luglio 2014

1Rimini | Marecchia, Wwf: Che interessi dietro alla Petizione per la manutenzione? 

 

Il Wwf di Rimini non ci vede chiaro dietro alla petizione, una tra le tante idee scaturite dagli incontri del Piano strategico di Rimini per il Contratto di fiume della Valmarecchia, “per la manutenzione del Marecchia” (nei fatti: regimazione idraulica delle sponde e asportazione dei materassi di ghiaia dall’alveo del fiume, ndr) promossa nei comuni dell’alta valle con l’appoggio di gruppi di interesse e anche di amministratori ed ex-amministratori", ma soprattutto, fanno notare gli ambientalisti, un ricalco di "teorie" e "richieste" delle "ditte di escavazione degli anni ’70 e ’80 del secolo scorso".


C'è già un caso che dovrebbe far riflettere e far propendere per il no: Villa Verucchio, dove di registra la "situazione più grave e complessa nel Marecchia", "quella della pesante erosione dello strato di argilla prodotta proprio dalle massicce escavazioni in alveo del secolo scorso".


Secondo il presidente del wwf riminese, Antonio Cianciosi, non corrispondono al vero, o comunque vere non sembrano, le motivazioni addotte dalla Petizione che "denunciava per il fiume Marecchia una situazione drammatica: stato di abbandono del fiume per decenni, forte sovralluvionamento dell’alveo con pericoloso accumulo di detriti, “gravi scenari di rischio per la pubblica incolumità” e un rischio idraulico incombente. E sosteneva che tutte le “perizie tecniche degli ultimi anni evidenziano la necessità di asportare l’eccesso di sedimenti” dall’alveo…". Ad avvalorare le impressioni di Cianciosi "gli studi ed i documenti ufficiali, quelli della Regione e della Autorità di Bacino" a cui non risultano "“abbandono” e “assenza di governo”, come qualcuno dall’alta Valmarecchia è tornato a sostenere" (non supportato da studi autorevoli).


Fermare il degrado, dice quindi Cianciosi, "è ora difficile e costoso, ma i costi non possono essere messi a carico del fiume, con la cosiddetta “compensazione ghiaia contro opere pubbliche”, non almeno col rischio di produrre altri danni irreparabili".


Per essere ancora più chiari, gli ambientalisti sottolineano che "con la scusa della “manutenzione del fiume” non si può comunque tornare a proporre di scavare in alveo, dopo tutti i disastri che questa attività ha prodotto in passato, e di arginare il fiume , magari per poter speculare sulla ghiaia e sull’uso delle aree golenali. Esempio tipico di tutto questo sono l’area del campo sportivo di Secchiano, di cui si parla nella accennata petizione, e quelle a monte: non sono zone di esondazione del fiume? Cosa ci si vorrebbe fare ancora? E’ lecito allora chiedersi quali interessi si muovono dietro alla Petizione e alle sollecitazioni che vengono dall’Alta Valmarecchia. Ed occorre chiarire bene qual è il reale stato del fiume".


Le vostre foto

Rimini by @lisaram, foto vincitrice del 15 febbraio

#bgRimini

Le nostre città con gli occhi di chi le vive. Voi scattate e taggate, noi pubblichiamo. Tutto alla maniera di Instagram