ECONOMIA, CRESCONO I SEGNI DI ‘SOFFERENZA’ TRA GLI IMPRENDITORI. I DATI DI CONFINDUSTRIA
Contro un credit crunch sempre più sferzante nel riminese nasce il tavolo di lavoro fra Confindustria Rimini, Ance Rimini, Piccola Industria Confindustria Rimini, banche del territorio di Rimini e Confidi Romagna e Ferrara Scarl. A fronte di indici di sofferenza sempre maggiori rilevati dalla costante indagine tra i soci, l’obiettivo di Confindustria è quello di promuovere il confronto fra imprese e banche del territorio, attraverso incontri periodici, sul tema del credito e sulla difficile situazione che le aziende stanno vivendo.
I dati analizzati oggi attorno al tavolo sono leggermente diversi da quelli dell’indagine proposta appena un mese fa. Cresce tra gli imprenditori la convinzione che sia in atto da parte delle banche un razionamento del credito, a ritenerlo l’86,36 per cento del campione contro l’84,72 per cento a gennaio. Oltre il 79 per cento del campione dichiara che la concessione del credito da parte delle banche è stata più selettiva (73,91 a gennaio 2012). Il 95,35 per cento (91,55 per cento a gennaio 2012) che si sta registrando un aumento degli spread/tassi d’interesse.
Continua a crescere anche la percentuale di chi evidenzia un incremento degli insoluti da parte dei propri clienti: il 79,55 per cento del campione rispetto al 69,86 per cento di gennaio. Il 59 per cento del campione non ha chiesto nuovi affidamenti. Il 40,91 per cento del campione ha chiesto nuovi affidamenti, ma nel 55,55 per cento dei casi sono stati negati.
Secondo i dati di Banca Italia, nella provincia di Rimini, sui depositi delle imprese private a gennaio 2012 rispetto allo stesso mese del 2011, c’è stata una variazione del 26 per cento mentre la variazione a gennaio 2012 rispetto al dicembre 2011 è stata del meno 23,4 per cento. Per quanto riguarda gli impieghi destinati alle imprese private, su base annua (gennaio 2012 rispetto a gennaio 2011), la variazione in valore assoluto è stata di 83 milioni di euro, pari al decremento dell’1,3 per cento.
Oggi dunque prima reunion del tavolo ideato a seguito dell’incontro dello scorso 24 marzo quando cioè gli industriali hanno proposto la cosa alle banche riminesi. “Alle imprese, che si impegnano alla massima trasparenza richiesta dalle banche – si legge nella nota di Confindustria - occorrono garanzie di credito e liquidità a tassi concorrenziali, un sostegno per l’innovazione e per penetrazione di nuovi mercati specialmente all’estero”. Si è dunque trattato di un incontro operativo, che sarà seguito da altri periodici appuntamenti.
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