Riccione | Parchi Costa, 1,2 milioni di visitatori e 26 di fatturato
Chiude con il segno più la prima estate di Costa Parchi, costola di Costa edutainment che riunisce Acquario di Cattolica, Oltremare, Aquafan e Italia in miniatura. Sono state 1,2 milioni le presenze registrate, 26 i milioni di fatturato, tra il 1 aprile e il 30 settembre (3 i milioni di visitatori complessivi sommando le performance di tutti i parchi del gruppo su base annua). "Abbiamo centrato l'obiettivo dei visitatori - sottolinea il presidente di Costa edutainment, Beppe Costa - non quello del fatturato". Diverse le ragioni. La crisi ha colpito anche i parchi. Ma soprattutto il maltempo. "Se la gente non viene in riviera, non arriva nemmeno da noi", spiega Costa citando i 9 giorni di chiusura completa di Aquafan proprio a causa del tempo impietoso, che si è protratto quest'estate (ad Aquafan hanno fatto i conti) per ben 43 giorni. "Siamo partiti tardi - ammette anche Costa - perché il marketing su questo settore deve iniziare non oltre il settembre dell'anno precedente, mentre noi abbiamo completato l'acquisto in ottobre. Ha pesato anche il fatto che l'Italia in miniatura sia entrata successivamente nella compagine".
Nel dettaglio, si può parlare di numeri da record per l'Acquario di Cattolica che con 272mila biglietti staccati cresce del 16% e supera l'obiettivo prefissato dei 230mila visitatori. Cresce del 14% anche l'appeal di Oltremare, con una campagna mirata e un'immagine tutta rivisitata. Si parla di 210mila presenze.Pecora nera del gruppo è Aquafan con la sua flessione del 13% degli introiti e poco meno di 400mila presenze (sui 200mila circa in termini di biglietti venduti).
Buona la performance dell'ultimo acquisto dei Costa in riviera. L'Italia in miniatura, nonostante i suoi 44 anni che lo rendono il parco più antico, cresce del 16% con un totale di 315mila presenze. "Lo staff ha lavorato molto bene, soprattutto sulle scuole", spiega Costa elogiando il lavoro e i buoni rapporti con i Rambaldi.
Riqualificare per destagionalizzare. "Il tema turistico si deve evolvere", dice Costa. "Qui i bagnini fanno lezione su come si può innovare e cambiare la spiaggia", dice anche il presidente che porta come esempi di evoluzione del turismo le idee del sindaco di Rimini Gnassi, "che vuole fare una palestra a cielo aperto sul lungomare", o anche la promozione dell'entroterra, alla scoperta delle rocche malatestiane. "C'è un'evoluzione del prodotto costa - dice - in cui il gruppo Costa si vuole inserire". Il gruppo, in particolare, sta guardando proprio verso le rocche malatestiane, a partire dal Castello di Gradara, ed è già in contatto con alcune amministrazioni comunali per arrivare alla creazione di percorsi turistici che possano valorizzare questi luoghi. "Voglio che la gente arrivi in riviera romagnola e che, una volta qui, capisca che c'è anche un turismo che va al di là delle spiagge".
Investimenti. "Abbiamo fatto una squadra - sottolinea Costa - di 4 parchi che fino allo scorso anno erano nemici, Oltremare e Aquafan concorrenti. E allo stesso tempo abbiamo creato una liquidità che ci permetterà di investire nelle strutture. Un anno fa non credo che i gestori ragionassero in questi termini. Nei prossimi giorni completeremo il business plan e entro ottobre avremo le idee più chiare". Intanto si valutano varie ipotesi, che vanno da una nuova vasca per Cattolica a nuove attrazioni per Aquafan e Italia in miniatura, oppure a ristrutturazioni di scivoli piuttosto che di parti della penisola, per esempio Venezia, che necessiterebbero di restyling. Si parla anche di lavori ai parcheggi, sia per decongestionare il traffico tra l'autostrada e i parchi sulla collina riccionese, sia per riqualificarne l'ingresso. E ancora, valorizzare la ristorazione, strutturare meglio i pacchetti e le offerte promossi attraverso gli albergatori, "con cui siamo in ottimi rapporti", precisa Costa.
La notte. Agli esperti toccherà valutare l'utilità delle aperture notturne di Aquafan per il prossimo anno. "C'è una riflessione interna - spiega Costa - perché in fondo si tratta di una buona risorsa, anche se, andando a stringere, dai concerti (quest'anno ne abbiamo fatti due e sono andati benissimo) non ci si recuperano soldi". L'ipotesi è che, quindi, restino solo gli schiuma party, ma è davvero tutto da verificare.