Riccione | Trc, cantieri fermi a Riccione. Am diffida il Comune
Se da oggi è attivo il cantiere del trc di via dei Mille a Riccione, restano ancora bloccati quelli di via Rimini e via delle Magnolie, per completare i tratti da via Portovenere al porto e da viale Ceccarini alla stazione Fs. Come nel caso risolto di via dei Mille (a suon di 9mila euro al giorno di penali richieste da Italiana costruzioni ad Am), anche qui i cantieri sarebbero dovuti partire a inizio settembre e sarebbero bloccati a causa della mancanza delle necessarie ordinanze del comune di Riccione per la regolamentazione del traffico in prossimità dei cantieri. E’ per questo che sempre oggi Agenzia mobilità ha inviato una diffida all'amministrazione comunale, rea di non aver ottemperato alla richiesta di predisporre la regolamentazione per consentire alla società costruttrice di lavorare lungo tutto il tratto residuo nel comune. Am ritiene che la situazione si si generata a causa di un' inerzia da parte dell'amministrazione comunale e sollecita un intervento risolutorio, per evitare di ricorrere alle vie legali.
L'amministrazione comunale parla di "dimostrazione di forza da parte di Am e sottolinea che ancora una volta si è voluto forzatamente non tenere conto delle esigenze della città che, come più volte dichiarato, non può sopportare un intervento così invasivo che non solo ne limita e ne condiziona la viabilità ma mette completamente a soqquadro la parte più delicata della città. Si continua imperterriti a prevaricare ogni forma di rispettosa esigenza di una comunità che ha bisogno di una più condivisa programmazione dei lavori di cantierizzazione di questa opera che produrrà una ferita indelebile al tessuto urbano ed e cominciò della città".
Secondo il sindaco Renata Tosi quello di Am sarebbe un “ennesimo esempio di forzata irresponsabilità”, segno di “mancanza di rispetto delle nostre esigenze. Am e il Pd hanno fretta di infliggere alla città la loro punizione per dimostrare che nessuno e niente può fermare il loro volere. Eppure abbiamo chiesto, pur in un contesto che si mantiene nell'alveo della contrapposizione, di non penalizzare oltremodo la città. Ci sono dei ricorsi e delle decisioni giudiziarie che pendono sulla realizzazione di questa opera. Am, sollecitata o dovrei di forzata dal Pd, vuole mettere il giudizio del Tar di fronte al fatto compiuto. Contestiamo questo atteggiamento che lede il diritto di una città di veder riconosciute le proprie istanze. Naturalmente ci opporremo a questa forzata richiesta. Non per manifestare il nostro ostruzionismo ma per rimarcare ancora una volta che sopra gli interessi del Pd ci sono quelli di una città che non vuole smettere di lottare per trovare una soluzione che la liberi da questa immane vergogna”.