Rimini | Aeroporto e mercato, Lombardi catechizza Pd e M5s
La chiusura dell’aeroporto e il trasferimento del mercato ambulante secondo il candidato al consiglio regionale per Forza Italia, Marco Lombardi, "sono due questioni di drammatica attualità, apparentemente distanti, ma emblematiche per capire il clima di questa città. Da un lato emerge l’evidente incapacità dell’ Amministrazione nel governare problematiche complesse e importanti per Rimini, dall’altro si rafforza l’atteggiamento strumentale e populista dei Grilli".
Partiamo dall'attuale amministrazione riminese. "Finché si tratta di immaginare piste ciclabili, raggi verdi e rossi, panorami bucolici e feste da sballo, l’Amministrazione se la cava, quando deve affrontare questioni in cui occorre capacità di ascolto e di mediazione si blocca tutto", è il succo in sintesi.
"Sull’Aeroporto - spiega Lombardi - oltre alle colpe iniziali per aver mandato allo sbaraglio gli amministratori di Aeradria, è poi emersa una preoccupante assenza di autorevolezza nel dialogare con i soggetti istituzionali e privati coinvolti nella vicenda, assenza che il Prefetto ha provato sino all’ultimo a sopperire. Sul mercato ambulante, è stato veramente imbarazzante sentire dire in Consiglio Comunale dall’Assessore al commercio che si era dialogato con tutti i soggetti interessati in vari momenti di confronto perché la presenza non proprio amichevole di oltre duecento ambulanti di tutte le associazioni era lì a dimostrare il contrario". Non si capisce poi la fretta. "Nel merito poi una variante che risale alle previsioni datate del PRG non aveva alcuna necessità di essere discussa in fretta prima della assemblea pubblica degli ambulanti fissata per il i prossimi giorni, per cui l’impressione dei commercianti di una azione di forza del Sindaco era e resta fondata".
Di contro l'atteggiamento dei 5Stelle. "Sull’aeroporto - ritiene Lombardi - i mille sospetti e le continue minacce di denunce, non hanno certo aiutato a superare un clima già difficile. Poi non ha certo aiutato il comportamento dei pentastellati teso ad avversare la compagine che si è aggiudicata l’asta e che dovrebbe avere tra i protagonisti importanti imprenditori locali, per appoggiare la cordata Russa certamente importante ma meno legata al territorio e quindi in astratto con interessi meno centrati su Rimini".
Guardando allo spostamento del mercato ambulante, "l’accorato e condivisibile intervento della Franchini in Consiglio, stride un po’ con l’atteggiamento strumentale e cavilloso che l’ha portata a rimettere in discussione la concessione alla COCAP della gestione del mercato. L’Amministrazione riminese deve cominciare ad affrontare i problemi reali di questa città con più pragmatismo e capacità di dialogo; gli amici del Movimento Cinque Stelle devono iniziare a capire, e dove governano l’hanno già capito, che l’opposizione urlata e con le carte bollate, va bene fino a quando si deve sfruttare la rabbia e la frustrazione della gente, ma poi si scontra con la realtà quando bisogna passare a risolvere i problemi delle persone e delle aziende. Mi ha fatto piacere sentire che anche molti ambulanti presenti in consiglio comunale la pensavano esattamente come me".