Aeroporto: si smonta tutto. Nuova questura, degrado e rabbia. Legambiente promuove Rimini
"L’aeroporto non riaprirà prima primavera" (anche se per ora il bollettino di Enac, diramato sabato, parla di un mese di stop, fino a novembre, LaVoce). A lanciare l’allarme, in un’intervista al Corriere, è Luca Toni della Uil. Troppi i passaggi necessari perché si possa concludere tutto in due mesi, spiega il dipendente di Aeradria. Spero di sbagliarmi, aggiunge. Gli asset: l’aeroporto non è una pizzeria, fa notare Toni. Se lo chiudi devi dismettere tutto e proteggere il perimetro. La questione dei beni, per cui non è chiara un’offerta di Air Riminum, pesa: Bisognerà ripartire da zero e comprare e assicurare l’intera attrezzatura (Corriere). Problematica sarà anche la fase delle certificazioni e riallacciare i contatti con i vigili del fuoco, polizia e personale torre di controllo.
L’ultimatum. C’è un tempo per smontare tutto. Lo ha deciso il curatore fallimentare Renato Santini. Entro sabato tutte le imprese che lavorano al Fellini dovranno aver traslocato. Tra esse anche la Air Coop, nata nel 1978, ha costruito la sua attività a servizio dello scalo di Miramare . Ad Aeradria Air Coop garantiva 800mila euro di affitto all’anno, adesso è creditrice di 350mila euro (LaVoce).
Le ultime indiscrezioni attorno all’assemblea di Air Riminum prevista per giovedì dicono di un aumento capitale che potrebbe salire a 3,5 milioni (il minimo previsto dal bando era sarebbe di 3,1), ma senza il supporto di soci riminesi. Non ci sarebbero, ad ora, infatti, concretizzazioni in Air Riminum dell’interesse già manifestato da Paolo Maggioli, Maurizio Focchi, Simone Badioli (del gruppo Aeffe) e Raffale Ciuffoli (Italcamel). Fino a quando non avrà luogo l’aumento di capitale, Enac non potrà procedere con l’affidamento in gestione definitiva (ilCarlino).
Il fantasma di Bologna. Due chiacchiere del Carlino con i tour operator che lavorano con i russi. Loro guardano non solo ad Ancona per proteggere i voli, ma anche a Verona e Bologna. Bologna che “farà di tutto per portare via i voli a Rimini”, sostiene Baldazzi dell’agenzia Welcome. Tranquilli, assicura Oxana Lyulintseva di Danko: i russi vogliono venire a Rimini e non sono interessati ad altre mete.
Pare la Concordia. E, invece, è la nuova questura. Reportage all’interno dell’edificio di via Bassi, mai utilizzato ma già sprofondato nel degrado. Finestre rotte e acqua alta e stagnante che lambisce gli ingressi e riempie i balconi aperti (LaVoce). Da casa dei poliziotti a ricovero per sbandati. Questo è diventata la nuova questura, in attesa che la questione arrivi a una svolta concreta. La denuncia è del sindacato Siap. Basta parole, ora si passi ai fatti, dicono i poliziotti (Corriere).
Piazza Malatesta, il fossato del castello, la piazza sull’invaso del ponte di Tiberio: sono sul mercato. Li ha messi il sindaco di Rimini ieri. Non sono in vendita i beni in sé, ovviamente, ma la possibilità di contribuire alla riqualificazione grazie alle detrazioni fiscali offerte dall’art bonus del decreto Cultura Turismo (legge 106 del 2014). Gnassi, precisa, non cerca grossi mecenati, quanto piuttosto tanti piccoli sostenitori, affiancando al concetto di art bonus anche una sorta di crowdfunding (ilCarlino). Intanto, il Comune ha assicurato i suoi gioielli artistici e architettonici per una cifra pari 500 mila euro per 5 anni. Il valore del patrimonio è stimato attorno ai 35milioni (Corriere).
Sindacati e industriali firmano l’appello per l’edilizia. Dallo stesso lato del tavolo Cgil, Cisl, Uil , Unindustria e Ance premono sulle amministrazioni perché scatti la fase della riqualificazione urbana. Si sblocchino gli strumenti urbanistici necessari, dicono, si facciano partire i progetti di masterplan e piano strategico, aggiungono (Corriere).
V peep, la questione degli oneri di urbanizzazione non è risolta e il comitato annuncia una nuova stagione di sensibilizzazione a suon di passeggiate fino a piazza Cavour. Si parte da metà novembre. Spropositate, ribadiscono i cittadini, le cifre tra 3mila e 10mila euro reclamate dal comune (Nuovo Quotidiano).
A Riccione il Comune non segue le norme anticorruzione. A puntare il dito è il capogruppo dei 5Stelle Cicchetti che fa notare come il capo della polizia municipale, Graziella Cianini, sia anche dirigente alle attività economiche e Suap, cioè rilascia autorizzazioni su cui essa stessa è chiamata ad effettuare controlli (Corriere).
Rifiuti, Legambiente promuove Rimini. Il Sole 24 ore ha pubblicato la classifica Ecosistema urbano che vede la capitale della riviera al 36esimo posto. Il fatto che Rimini sia il maggiore produttore di rifiuti con 815 chili procapite (in crescita rispetto agli 808 dello scorso anno), rende il risultato della raccolta differenziata al 61,4 per cento (11esima posizione in classifica) particolarmente apprezzabile.