Aeroporto, ultime ore. Centro sgretolato. Sciopero ex Esa
Aeroporto. Dalla mezzanotte di venerdì, dopo aver messo le chiavi del Fellini nelle mani di Enac, Santini manterrà i panni di curatore fallimentare. Uno dei suoi compiti sarà quello di, spiega ilCarlino, incassare i soldi dovuti per lo scorso anno da tour operator e compagnie. Si parla di un milione di euro. Per questo gli uffici amministrativi, spiega il Corriere, resteranno aperti, a Miramare. Intanto il curatore spera affinché possa arrivare una soluzione anche per le attrezzature di Aeradria, quelle per cui ancora non si è capito se ci sarà o no una proposta da parte di Air Riminum, che sta studiando l’eventualità di mantenerle (InterVista).
Aeradria. Quattro gli ex amministratori di Riviera di Rimini promotion ad aver accettato l’accordo per pagare il buco della società satellite dell’ ex gestore del Fellini. Si tratta dell’allora presidente di Rdr, Iliana Baldelli, e dei consiglieri Cesare Ciavatta, Maurizio Cecchini e Pierluigi Gasperini. Sono rimasti, invece, fuori dall’accordo Massimo Vannucci ed Ennio Sanese. Il mio assistito non ha responsabilità, dice l’avvocato di Vannucci. Top secret la cifra, ma si parla di un milione. Risale a luglio una prima notifica di sequestro pari a 5,5 milioni (ilCarlino). Il curatore fallimentare di RdR ha chiesto e ottenuto anche il sequestro di beni per 7 milioni ad ex amministratori e revisori dei conti di Aeradria.
I responsabili del crac. L’ex amministratore Mario Pari analizza le mosse degli attori che hanno prodotto il fallimento dell’aeroporto. Provincia, Comune, Regione, i deputati, Enac, le categorie economiche. Pari scagiona solo la Prefettura (LaVoce).
Pennelli forzati. Convenzione tra Comune e carcere per l’impiego di detenuti nei lavori di manutenzione e decoro urbano. Non tutto è definito, ma da palazzo Garampi spiegano che si partirà con la ripulitura dei muri dalle scritte dei vandali (un lavoro per cui il Comune spende in media tra i 40 e i 50mila euro all’anno). Poi si potrebbe andare avanti con parchi e giardini (ilCarlino).
Il centro storico si sta sgretolando. Chiede più mostre e meno camion il presidente della cooperativa Rimini commercio due, Alberto Fabbri. I problemi sono sorti decentrando le funzioni, a partire dal palazzo di giustizia, e di conseguenza anche tutti gli studi professionali. A prendere il posto delle funzioni è stata la microcriminalità, spiega Fabbri che critica l’ennesimo colpo al cuore del centro storico: il trasferimento del mercato settimanale (Corriere).
Spiagge, il futuro a chi ha già investito. Vertice a Roma tra balneari e ministero sulle concessioni demaniali. Voci incontrollate quelle che parlavano di aste già nel 2017, hanno detto i sottosegretari Barracciu e Gozi. La proposta di regolamentazione delle concessioni, hanno assicurato, sarà condivisa e ‘politica’ (ilCarlino).
Querele per sedici alberghi. Tassa di soggiorno, mancano all’appello 300mila euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nei primi nove mesi del 2014 il comune ha incassato 6milioni, contro i 6,3 del 2013. La gran parte dei soldi che mancano è dovuta alla flessione dei flussi a causa della crisi e del maltempo. Centomila euro, invece, sono i soldi che l’assessore Brasini intende recuperare dagli ‘evasori’ (ilCarlino).
Fiera, Mac frut vicina a Rimini. Ieri riunione a Cesena del Pd. Sembra sia stata scartata l’ipotesi Bologna (Corriere).
Industriali, sarà tenuta a battesimo il 1 gennaio la neonata Confindustria Romagna. Favorevole ieri l’assemblea dei soci riunita a Castrocaro (LaVoce).
Ex Esa, quattro ore di sciopero oggi dalla 14 per scongiurare i licenziamenti collettivi programmati dalla proprietà del gruppo Teamsystem (Nuovo Quotidiano). A rischio per ora nella sede di via Draghi una ventina di dipendenti (InterVista).
La prima volta del nuovo consiglio provinciale, ieri a Rimini. Convalida degli eletti, giuramento e discorso del presidente Gnassi. Anche una Provincia bombardata dal fuoco amico (i tagli statali) deve mettersi in condizione di essere utile, ha detto il presidente (Corriere).
Miranda multata. Comminati oltre 10mila euro di multa a Serena Grandi da parte degli ispettori del lavoro. L’attrice, gestrice di un ristorante a Borgo San Giuliano, è rea di non aver pagato, o di averlo fatto in nero, sette dipendenti (LaVoce).
Leopolda o piazza San Giovanni? I democratici riminesi alle prese con i due Pd. Vince la sfida Renzi. Dalla sua i cattolichini Russomanno, Belluzzi e il sindaco Cecchini. A Rimini renziano della prima ora è Samuele Zerbini, così come l’attuale capogruppo in consiglio comunale Mattia Morolli. ‘Convertiti in tarda età’ il sindaco Gnassi e l’ex presidente della provincia Vitali, un po’ più veloce ad abbracciare l’ex sindaco di Firenze è stato il deputato Tiziano Arlotti. Tra i sindaci renziani ci sono anche quelli di Misano Giannini e Verucchio Sabba. Tra i candidati alle regionali: Pruccoli, Alvisi e Rossi.
La minoranza interna (sindacati, Cuperlo, Civati) a Rimini conta pochi nomi, ma ‘di peso’: l’assessore regionale Melucci, il deputato Petitti, il candidato alle regionali D’Andrea, l’ex assessore provinciale Soldati, il segretario provinciale Magrini, i consiglieri comunali Fraternali e Bertozzi, il sindaco di Santarcangelo Parma (ilCarlino).
Ieri visita elettorale del capolista renziano Bonaccini al mercato di Rimini e a San Patrignano (Corriere).