Rimini | Aeroporto, Lupi: Airiminum rispetta le condizioni richieste
"Ci rivediamo al primo volo di Rimini", è così che il ministro per le infrastrutture Maurizio Lupi ha salutato la convention elettorale di Ncd, ieri a Rimini all'Hotel Sporting. Presenti i candidati riminesi (Ada Di Campi, Simona Gaudenzi, Eraldo Giudici e Ivan Monticelli) guidati dal candidato alla presidenza della giunta, il forlivese Alessandro Rondoni, e il deputato Sergio Pizzolante. Dall'altro lato del tavolo giornalisti e categorie economiche.
Il ministro non ha confermato poi date precise per la conclusione dell'iter, si parla di fine anno, ma ha assicurato tempi brevi (guardando all'Expo del 2015) anche per il decreto a doppia firma (ministero delle Infrastrutture e ministero dell'Economia) per l'aeroporto di Rimini. "Arriverà nei prossimi giorni", ha detto Lupi ricordando come quello di Rimini sia tra gli aeroporti di interesse nazionale e ribadendo la priorità per lo Stato affinché il rilancio funzioni. Una responsabilità, non da poco, il ministro se la è presa, facendosi garante della validità della documentazione presentata da Airiminum a Enac. "Le ultimissime carte sono state consegnate il 13 novembre", assicura il ministro, affidandosi alle notizie che gli arrivano dall'Ente governativo per l'aviazione civile. "Le condizioni richieste sono state rispettate", ha sottolineato ulteriormente il ministro.
Più in generale, Lupi ha illustrato la politica del governo per gli aeroporti. "Non ci saranno più - ha ribadito - aeroporti di interesse strategico a vita, a meno che non garantiscano continuità territoriale". Il concetto è semplice: se fallisce una società pubblica i soldi ce li rimettono i cittadini. Soprattutto, ha spiegato il ministro, "100 aeroporti sono troppi per una realtà come quella italiana", e ancora: "Ci sono stati aeroporti che si sono fatti concorrenza tra loro senza dotarsi di piani industriali credibili, questo non potrà più accadere". Che, in riferimento al fatto locale, vale a dire: "La sinergia del nuovo Fellini con il Marconi di Bologna andrà scritta nero su bianco sul piano industriale. Ci deve essere una specializzazione dei ruoli, su questo sarà il mercato a decidere, che permetta il raggiungimento dell'integrazione delle politiche. La Regione Emilia Romagna ha già condiviso l'impostazione integrata proposta dal Ministero".
La valenza strategica di Rimini. "Il Governo non si è lanciato in salvo di tutti gli aeroporti falliti, come invece sta succedendo nel caso di Rimini", ha ribadito il ministro. "Abbiamo riconosciuto il valore internazionale dell'aeroporto sia in virtù della partecipazione di San Marino, sia per l'uso turistico dello scalo", in virtù in questo caso della vocazione di Rimini. "Abbiamo dovuto notare - ha spiegato anche il ministro - che Rimini nel corso degli anni ha avuto modo di raggiungere dei risultati significativi, come il milione di passeggeri del 2010, crollati a 500mila nel 2013".