Rimini | Trenitalia sanzionata da antitrust. Dal 1 marzo condizioni migliori per i rimborsi
L'Antitrust interviene nei confronti di Trenitalia per le modalità di calcolo dei ritardi inserite nelle proprie “condizioni di trasporto”. La questione è quella da tempo sottoposta al gruppo da Federconsumatori in merito al diritto al rimborso dei viaggiatori per ritardi di viaggi che coinvolgono più treni anche di categoria diversa.
"Trenitalia - spiega il delegato regionale di Federconsumatori, Giuseppe Poli - finora non aveva mai riconosciuto il diritto all'indennizzo in caso di mancata coincidenza tra un treno regionale e uno della Media e Lunga percorrenza. Per i viaggiatori della media-lunga percorrenza e per limitare gli importi delle sanzioni dell'Antitrust, Trenitalia si impegna a fornire dal 1 marzo 2015 una informazione capillare sui servizi forniti e sui loro
diritti, la possibilità di richiedere il rimborso già dopo tre giorni dal termini del viaggio (ora sono 20), l'introduzione di un bonus del 25% (non in denaro) per ritardi tra 30 e 60 minuti ora non indennizzati, mentre verrà ammesso un margine di 3 minuti per il calcolo del ritardo in arrivo nei “grandi nodi”, tra cui è compresa Bologna Centrale".
Tutto ciò è stato possibile perché "l'Antitrust è intervenuta pesantemente con una sanzione di 1 milione di euro nei confronti di Trenitalia per le procedure di accertamento e repressione delle “irregolarità di viaggio” eccessivamente pesanti. In mancanza del biglietto viene richiesto al viaggiatore il prezzo del biglietto e una “sovrattassa” fino a 200 euro, oltre a un'ulteriore somma a titolo di “oblazione”. Anche nei casi in cui il viaggiatore è nella impossibilità di acquistare il biglietto o quando l'impossibilità è dovuta a cause di forza maggiore, oppure addirittura a disservizi imputabili alla stessa Trenitalia".