SPIAGGE, I BAGNINI PAGANO. CARIM2, I SOCI NON CI CREDONO. IMU BIS, INDUSTRIALI DI TRAVERSO. VIGILI RIOGANIZZATI, TROPPA BUROCRAZIA. PINI EVASORE SI DIFENDE. BORGO MARINA, INAUGURAZIONE A SPINTONI. CONTROLLI NEI CANTIERI EDILI
I bagnini si arrendono
Hanno deciso che pagano. Il resto del Carlino a pagina 2. “Una serenità che sta prendendo i connotati di una pericolosa leggenda metropolitana, visto che se si parla di sanatoria è perché esistono abusi. Per di più, a quanto pare, dagli uffici comunali è stato inviato in Procura il regolamento da poco approvato dal consiglio comunale”. “Tra gli operatori di spiaggia c’è anche chi sta facendo ricerche negli album di famiglia per trovare le immagini dei campi da bocce e altro presenti sulla spiaggia prima del 1985, sperando che questo possa servire ad evitarne la demolizione. E se negli album le fotografie non ci sono, si spera nelle immagini aeree fatte all’epoca”.
Vigili, la riorganizzazione
Burocrazia a “livelli impensabili”, La Voce di Romagna a pagina 11. “I vigili urbani richiedono il pagamento con un modulo F23 dell’Agenzia delle Entrate. Ma negli u ci, in banca e alla Polizia Municipale nessuno sa come deve essere compilato”.
Pini evasore
La sua difesa sul Carlino a pagina 4. «Riguardo alla vecchia azienda — scrive — non c’è nessuna evasione fiscale ma un debito erariale, esigibile ma non definitivo, dovuto a comportamenti non ascrivibili al sottoscritto ma ad altri soggetti. Così come c’è un potenziale credito erariale non ancora esigibile di notevole importo». «La maggioranza dei soci, con la sola esclusione di una quota, sono impegnati nel risanamento dell’azienda da oltre un anno, con risultati apprezzabili che hanno permesso e permettono ad una quindicina di famiglie dell’indotto di vivere dignitosamente anziché subire i drammi, anche sociali, di un fallimento. La società che possiedo per il 90% paga allo stato nel 2011 oltre 400mila euro di tasse e imposte, ed il sottoscritto ne paga personalmente oltre 100mila».
Imu Gli industriali dicono no a imu bis e aliquota su tassa rifiuti, la Voce a pagina 11. “Oltre all’Imu che dovrà essere pagata a partire dal prossimo giugno - riporta una nota inviata da Confindustria Rimini a nome degli Stati Generali delle categorie - si sente parlare di Imu bis e addirittura di una addizionale sulla tassa raccolta rifiuti lasciate entrambe, per la loro effettiva applicazione, alle facoltà dei Comuni. Pensiamo che già l’Imu sia una forte penalizzazione per il settore delle costruzioni e non osiamo immaginare quali ripercussioni potrebbero avere le altre due tasse se non quelle di aggravare ulteriormente le condizioni del mercato”.
La ricetta di Eticredito, Corriere Romagna a pagina 6. “Pagare l’Imu a rate: si può. Dilazionare il pagamento dell’imposta attraverso la concessione di prestiti, con rientro in dodici rate mensili, senza alcun costo di apertura e chiusura delle pratiche”.
Borgo Marina, festa con ‘rissa’ Al taglio del nastro Renzi spintona Cristina Zoli, il Corriere Romagna a pagina 7. “Borgo Marina è un quartiere da anni al centro delle polemiche per via dell’alta concentrazione di attività in mano agli stranieri e dei fenomeni legati alla criminalità. Ieri sera Comune e associazione Borgo Marina danno vita a un momento di festa in occasione del nuovo arredo delle vie Mameli e San Nicolò: asfalto, marciapiedi, illuminazione. In tutto: 250mila euro. Da due giorni Renzi (Pdl) rivendica il merito di avere lottato da solo per Borgo Marina, mentre la Zoli (Associazione Borgo Marina e collega di Renzi nel Pdl) è arrivata all’ultimo momento”.
Gnassi: “Sposteremo la moschea”, titola il Carlino a pagina 9.
Cantieri sicuri
L’operazione di Carabinieri e ispettorato, in quattro mesi 2mila infortuni (3 mortali), 3 vittime al giorno, Nuovo Quotidiano a pagina 7. “Dodici accessi ispettivi, 34 ditte e 95 lavoratori controllati di cui 4 “in nero”, compreso un clandestino, 20 persone denunciate (di cui 3 legali rappresentanti ed 1 coordinatore sicurezza) e contravvenzioni per 39.500 euro e sanzioni amministrative per 19.735 euro”.
Carim La ricapitalizzazione raggiunge i 75 milioni, ma i soci sono pochi, la Voce a pagina 15. “Il dato che balza agli occhi è l’amara sorpresa del numero di sottoscrittori in opzione: solo 1.752 sui 7.072 che ne avevano diritto. Significa che sono ben 5.320 i soci che non ci hanno creduto”.
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