SPIAGGIA, MOLTO RUMORE PER NULLA? ALBERGATORI, C’E’ CHI I RUSSI NON LI PRENDE. SPENDING REVIEW, IL PREFETTO: APPRENDO DAI GIORNALI. PRIMO MAGGIO, ZAMAGNI E IL LAVORO. I SINDACI E L’IMU
Spiaggia, cosi com'era
Gli scontri tra l'assessore Roberto Biagini e il presidente dei bagnini Rimini Sud Mauro Vanni sembrano acqua passata, almeno così riporta La Voce di Romagna a pagina 11. "La spiaggia è rimasta pressoché uguale a prima che scoppiasse tutta questa polemica sulle autorizzazioni paesaggistiche per giochi, gazeebo, pali delle bandiere, campi da beach volley e pedane. Salvo qualche raro caso, come il pavimento per il basket del bagno 18, ormai smontato". La pace è stata siglata nei giorni scorsi davanti a un caffè. “Chiederemo le autorizzazioni per le strutture rimovibili, poi a settembre valutiamo gli importi della sanatoria e decidiamo cosa fare”, spiega Vanni.
Destino della prefettura
Intervista molto critica a pagina 4 del Resto del Carlino del neo prefetto Claudio Palomba, in veste di presidente del Sindacato dei prefetti (vale doppio, quindi). Oggetto del dialogo la ‘spending review’ del governo che potrebbe portare all’accorpamento delle Prefetture di Rimini e Forlì. “Toni pacati, ma l’irritazione per il piano dei tagli del ministero dell’Interno su prefetture e questure, traspare evidente. Che cosa ne dice? «Anzitutto per una questione di metodo: l’averlo appreso dai giornali. Ciò ci lascia interdetti»". Sul piano nazionale il prefetto si domanda «come si faccia a sostenere che declassare Vibo Valentia da questura a commissariato non influisca sulla sicurezza», e riguardo al futuro di Rimini: «Ad oggi non lo sappiamo. L’asticella dei 300mila residenti per Rimini è fuorviante. Durante la stagione estiva la popolazione provinciale viene a moltiplicarsi. Per almeno sei mesi ci sono ben più di 340mila residenti. Milioni di persone».
Riviera, prezzi stracciati
La Voce a pag 13 approfondisce la denuncia fatta in primis dal capo degli albergatori Patrizia Rinaldis sulla riviera venduta a prezzi stracciati con la storia dell'albergatrice riminese in attività più anziana che lascia il cda di Aia e denuncia: "Con il cda ci eravamo dati la linea di non scendere sotto i 30 euro a notte. E invece c’è chi continua ad accettare i russi a 12 euro...io i russi ho iniziato a ospitarli vent’anni fa, ma adesso ne ho pochi. Non è possibile lavorare con loro, hanno dei tour operator che ci impongono prezzi impensabili, troppo bassi". Riportate anche le dichiarazioni dell'assessore provinciale al Turismo Fabio Galli: "Ci sono imprenditori più interessati a ‘far legna’ che a lavorare in prospettiva".
Primo Maggio
Il Carlino sceglie di raccontare il Primo Maggio con un commento in prima del responsabile Stefano Muccioli che segnala a pagina 3 la storia di Secondo De Angeli, informatico scientifico di case farmaceutiche, reinventatosi gelataio a Misano.
Sul Corriere Romagna a pagina 10 intervista a Stefano Zamagni sul senso del lavoro: "Non è la legge che deve occuparsi di queste cose. Se oggi prevale una cultura di relativismo, il recupero del senso del lavoro non ce lo dobbiamo aspettare dalle leggi, ma da una ripresa di coscienza della società civile, a cominciare dalla scuola e dalla famiglia. Anzi, i genitori portano sulle spalle una responsabilità grave, quella di avere trasmesso l’idea del lavoro come una condanna e invece vale il contrario, anche per i lavori manuali che al contrario sono stati screditati. Finora ha prevalso una cultura perversa che ha fatto sì che i giovani negassero validità al lavoro che invece nobilita l’uomo. Bisognerebbe interrogarsi sui risultati di una ricerca dell’Unione europea che vede i giovani italiani rispondere sì alla domanda se farebbero o meno un lavoro manuale in attesa di trovarne uno soddisfacente solo al 5%, contro 40% dei tedeschi e il 38% dei francesi. E’ uno scandalo e vorrà pur dire qualcosa".
IMU, sindaci ribelli, per Gnassi ridicoli, per Pironi folkloristici
A pagina 14 della Voce Gnassi e Pironi, Ceccarelli e Morri intervengono per commentare i sindaci ribelli della Lega contro l'imu. Il sindaco di Rimini dichiara che lo "fanno ridere", "i leghisti sono quelli che fino a qualche mese fa erano al governo e non hanno mosso un dito per il federalismo, l’obiettivo con il quale si erano insediati. Il fallimento politico della Lega non è l’Audi del Trota o i diamanti di Belsito, ma l’aver fallito nel compimento del federalismo". E Gnassi si scopre federalista "vorrei avere l’autonomia per stringere un patto con Rimini: quali sono le priorità, le fogne, il lungomare? Invece non è possibile. E non abbiamo un euro per coprire le buche in strada. Sono i Comuni che dovrebbero compartecipare alle spese dello Stato e non lo Stato a prelevare i soldi dalle casse comunali". Il sindaco di Riccione ammette che "manca l'attenzione ai territori". Per Ceccarelli “l’Imu è una tassa esattamente contraria al federalismo", mentre Morri non è “per le proteste plateali, le leggi vanno rispettate”, ma “non si può essere una volta pagani e una volta romani”.
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