AEROPORTI, UN PIANO PER RIMINI. TURISMO, I TEDESCHI IN FUGA. GARDENGHI SU IMPRENDITORI E FISCO. A RICCIONE IL MUSEO PER SUPERSIC. UN MARE DI LIBRI
In primo piano su tutti i quotidiani i commenti sul matrimonio fallito tra l’aeroporto di Bologna e quelli di Rimini e Forlì. Il Resto del Carlino commenta così le dichiarazioni rilasciate ieri dal sindaco di Rimini Andrea Gnassi e dal presidente della Provincia Stefano Vitali: "NON lo diranno mai, Gnassi e Vitali. Ma l’impressione, fortissima, il giorno dopo il ‘no’ pronunciato da Bologna al matrimonio dei cieli con Forlì e Rimini, è che fosse un copione già scritto. Il modo per tagliare fuori lo scalo di Forlì, in perdita secca da anni e ormai in liquidazione, e ripartire con le trattative per poter celebrare un fidanzamento a due, tra il ‘Marconi’ e il ‘Fellini’". Lo stesso Massimo Masini, presidente di Aeradria spa, ne è convinto: «Bologna tornerà a cercare Rimini. E se così non fosse, noi andremo avanti per la nostra strada», riporta il Carlino a pagina 4.
Come riporta La Voce di Romagna, Gnassi ieri ha dichiarato che: "«Il fatto che Sab abbia valutato non sostenibile la fusione dei tre scali per l’esito negativo dell’analisi di Forlì non significa che in prospettiva si debba rinunciare ad una strategia di sistema - sottolinea Gnassi - Al contrario si aprono scenari nuovi». Gnassi la chiama ‘fase 3’, quella dove Rimini va avanti senza intermediari alla ricerca di un partner che voglia sostenere il piano industriale del Fellini". Mentre Vitali sottolinea i rapporti con San Marino: “«abbiamo intensificato i rapporti con San Marino, che potrà avere una maggiore partecipazione, non in termini di quote ma soprattutto per il peso che uno Stato può far valere sull’aeroporto». Sul tema sarà anche convocato un consiglio provinciale aperto, coinvolgendo anche Camera di commercio, categorie e industriali" a pagina 11. Nella stessa pagina le dichiarazioni di Lombardi che lascia trapelare soddisfazione: "si evita «l’ennesimo contenitore finanziario che avrebbe sprecato risorse, mettendo a rischi la nostra realtà»".
A Forlì, intanto, come racconta il Corriere Romagna a pagina 10, è stata una giornata di passione. "Applausi sarcastici, fischi, inviti a dare le dimissioni, un coro unisono di «vergogna» ha accolto i rappresentanti delle istituzioni davanti alla sede della Seaf dove si è tenuta l’assemblea dei soci che ha sancito l’addio allo scalo. Circa 60 tra dipendenti dell’aeroporto e dell’indotto hanno gridato tutto il loro sdegno e la paura di perdere il posto di lavoro. Fischi a grappoli per i politici: in testa l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri".
Un museo per il Sic
Polemiche riguardo al museo dedicato a Marco Simoncelli, campione del Moto Gp scomparso a Sepang. E’ il padre del motociclista, Paolo, che sul Carlino a pagina 3 dichiara: " «IL MUSEO? Qualcuno a Coriano lo ha voluto perdere». Parla chiaro Paolo Simoncelli. Il luogo destinato a diventare meta di pellegrinaggio per tutti coloro che hanno SuperSic nel cuore, trasloca a Riccione. «Mi sono stancato di avere a che fare con la politica». Papà Paolo non fa nomi, ma offre certezze. Il museo che fino a pochi mesi fa doveva prendere forma all’interno del teatro Corte a Coriano, negli spazi che avevano accolto la salma di Marco nei giorni precedenti il funerale, cambia non solo luogo, ma anche città. Sarà Riccione a ospitarlo: «Lo farò a casa mia, nei locali che sto già attrezzando, qui nella sede della Fondazione. Verrà un bel lavoro»".
Tedeschi in fuga
Il Carlino riporta a pagina 5 il fatto che i tedeschi scappano dalla riviera. A sostenere questo le dichiarazioni di Alessandro Giorgetti (Federalberghi) e di uno dei più importanti tour operator. In pagina l'intervista a un fedele tedesco, uno di quelli che da anni viene in riviera.
Imprenditori e fisco
A pag 14 della Voce Mauro Gardenghi di Confartigianato nella giornata dei ‘Career day’ riapre la polemica sul rapporto tra imprenditori e fisco: "Ormai il piccolo imprenditore è diventato sinonimo di ladro ed evasore, viene messo nella lista dei cattivi. I buoni sarebbero quelli che pagano le tasse perché costretti. Così si alimenta un odio sociale che è una guerra fra poveri. I sindacati protestano e urlano, ma chi dà lavoro ai giovani? Lo danno loro? Lo dà lo Stato? Se le imprese sono precarie, non si crea lavoro. E senza lavoro non c’è crescita. Stiamo morendo di tasse. Lo Stato ti chiede di più di quello che è possibile sopportare. Come si fa a fare impresa quando devi dare allo Stato più del 60% di quello che produci? Solo abbassando il livello della tassazione può emergere il sommerso".
Un mare di libri
Sulla Voce a pagina 34 e sul Corriere primo lancio del festival 'Mare di libri', in programma dal 15 al 17 giugno. Racconta alla Voce una delle organizzatrici: “«Esistono molte manifestazioni di letteratura per bambini e adulti - afferma Alice Bigli, organizzatrice - ma nessuno dedicato esclusivamente agli adolescenti. Questo progetto nasce per colmare un vuoto, inoltre la sua specificità si è trasformata in unicità e ciò rende Rimini unica anche a livello nazionale. Vogliamo infatti che l’evento sia sentito da tutti come qualcosa che appartiene alla città: c’è da sottolineare che i ragazzi per la maggior parte vengono da fuori». Gli appuntamenti in cartellone sono oltre trenta suddivisi in due giorni e mezzo, i lettori (si stima ne arriveranno circa 3mila) avranno l’opportunità di incontrare autori italiani e stranieri, gli incontri saranno tutti occasione per far dialogare le arti, non saranno semplici presentazioni di libri".
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