Rimini | Bilancio, ok in commissione a Brasini per le linee guida 2015-2017
Otto voti favorevoli, due contrari e un astenuto questa mattina in quinta commissione a Rimini per le linee guida del bilancio comunale dal 2015 al 2017. A illustrarle l'assessore Gian Luca Brasini che ha parlato di crescita esponenziale degli investimenti, che sfondano quota 38 milioni di euro, diminuzione delle entrate, ma anche di debito pubblico, tra cui i 18 milioni di euro di mutuo per la vasca di laminazione. Per l'anno prossimo cambia tutto ha riferito l'assessore, con il bilancio armonizzato e la nascita della local tax. "Arrivare a fine amministrazione con 25-30 milioni di debito in meno, e a bilancio l’opera principale della città, è un buon risultato", ha sottolineato.
Hera. L'assessore frena sulla possibilità di dismettere le azioni per il comune di Rimini. La settimana scorsa sempre la commissione ha deciso di mantenere il vincolo almeno fino al prossimo giugno. "Perché cedere un asset se procura dividendi? La maggioranza pubblica è strategica" ha ribadito.
Il bilancio armonizzato. A partire dal 2015 entreranno in vigore i bilanci armonizzati e local tax, una "novità importante, di maggiore chiarezza per cittadini e imprese", secondo Brasini che spiega come "i tributi locali torneranno a rimpinguare le casse dei Comuni, l’addizionale Irpef i forzieri dello Stato. Il tutto a saldi invariati". In soldoni, per Rimini si parla di “maggiori entrate per sette-otto milioni di euro”, derivanti dai molti immobili di tipo turistico. Finanze che andranno nel Fondo di solidarietà comunale, istituito per equilibrare le entrate.
Aziende. L’assessore torna sulla fatica a pagare l’Imu, da qui le "misure di riduzione per gli immobili produttivi riconducibili ad artigiani e capannoni industriali", gli incentivi per le nuove imprese, come una "no tax area per quelle che garantiscono turnover, assumendo almeno una persona a tempo indeterminato".
Patrimoniale. Secondo Brasini dal 2012 la tassa è scesa del 10 per cento sull'abitazione principale e del 4 sugli altri immobili. "Non abbiamo applicato la Tasi sulle imprese e abbiamo ridotto i valori degli indici catastali dei terreni edificabili".
Alberghi. Sono partite 10 querele per altrettanti albergatori che non hanno versato l'imposta di soggiorno.
Spending review. Si risparmia senza andare a tagliare nei servizi, spiega Brasini, perché "la nostra spending review ha ricercato la spesa improduttiva", riducendo gli oneri finanziari e le consulenze esterne.
Investimenti. Sono pari a 38,2 milioni nel 2013 gli stanziamenti in conto investimenti”, contro i 16,9 del 2012, con una crescita del 124 per cento. Debito, diminuisce dai 146 milioni del 2011 ai 103 attuali, che però diventano 121 considerando il mutuo da 18 per la vasca di laminazione Kennedy.