Rimini | No a consiglio su jobs act, Pazzaglia: Pd fascista
Jobs act, la maggioranza boccia il consiglio comunale con i sindacati richiesto dal consigliere di Fare Comune Fabio Pazzaglia allo scopo di analizzare le ripercussioni del provvedimento sul territorio riminese. "Al massimo - spiega Pazzaglia - ci concedono di fare solo una discussione monca tra noi Consiglieri Comunali senza l'apporto delle parti sociali. E magari nei giorni a cavallo tra dopo Santo Stefano e prima di Capodanno così non se ne accorge nessuno".
Secondo il consigliere di minoranza, "sarebbe doveroso dare ai nostri concittadini l'opportunità di essere informati in Consiglio comunale da chi, come la Cgil, ha i dati effettivi su quanti siano i lavoratori riminesi coinvolti dal Jobs act e su cosa rischiano (perdita tutele economiche). Il Pd invece ha deciso di tappare la bocca ai sindacati. Un atteggiamento che non abbiamo problemi a definire fascista. Il confronto è il sale della democrazia. La libertà di informazione è un principio inalienabile della nostra Costituzione e non una merce di scambio che il Pd può barattare come se fossimo al mercato".
Pazzaglia ha quindi deciso di passare all'azione. "Da domani in Consiglio inizia la protesta di Fare Comune: durante l'esecuzione dell'inno nazionale staremo in aula con la bocca bendata in solidarietà con i sindacati che non hanno la possibilità di parlare in Consiglio. Lo faremo ad ogni convocazione fino a quando il Pd non avrà la grazia di concederci un Consiglio Comunale aperto con i sindacati".