Rimini | Querelle edile: il Comune anticipa i termini per l'esame delle osservazioni a psc e rue
Il tema scotta e oggi il Comune di Rimini dà alcune precisazioni, notizie che le categorie economiche della città attendono da tempo. A tema c'è la crisi del settore edilizio, legata sì al difficile frangente economico, ma non solo. Da tempo costruttori e sindacati a una voce chiedono si ponga fine allo stallo negli uffici di via Rosaspina di alcuni atti decisivi per lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi anni. Diversi sono stati nelle ultime settimane gli scambi di battute e le dichiarazioni. Ricordiamo, ultime in ordine di tempo, la rivelazione del sindaco Andrea Gnassi di aver subito minacce per le sue politiche anticemento, l'intenzione di Coopsette di querelarlo per aver detto nel suo discorso di fine anno cose lesive dell'immagine della ditta nei confronti della quale palazzo Garampi ha avviato la procedura di arbitrato ritenendola inadempiente rispetto alla convenzione per la riqualificazione del polo benessere, la presa di posizione decisa degli industriali e degli edili proprio contro il sindaco.
"Con l’aggiornamento degli obiettivi del Piano esecutivo di gestione (PEG) - dicono oggi dal Comune - viene anticipato al 31 marzo 2015 il termine entro cui gli uffici comunali per la pianificazione territoriale dovranno completare l’esame delle osservazioni (1.700 circa, di cui numerose plurime, per un totale effettivo di 2.100 richieste) e la predisposizione dello schema di controdeduzioni per il Piano Strutturale Comunale (PSC) e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE)".
Sulla questione interviene anche l’assessore alla tutela e governo del territorio, Roberto Biagini, sottolineando come "il lavoro degli uffici sulla revisione del PSC e del RUE si concentra su tre asset tematici: 1) il sensibile ridimensionamento delle aree di espansione, in ottemperanza all’atto di indirizzo del Masterplan che indica chiaramente come nuovo PSC e RUE debbano armonizzarsi e sintonizzarsi con la filosofia del Piano Strategico, aderendo pertanto anche alle riserve della Provincia di Rimini; 2) l’introduzione nel RUE di tutte le novità previste nello ‘Sblocca Italia’, in ordine a semplificazione e facilitazione per adeguamenti (antisismica, prestazioni energetiche) sull’esistente e sul ‘già costruito’; 3) Attenzione prioritaria su investimenti strutturali di riqualificazione per lungomare e waterfront e rilancio del centro storico attraverso una semplificazione normativa che permetta, ad esempio, quei frazionamenti delle unità immobiliari, da decenni bloccati. Ciò con l’obiettivo di elevare la vivibilità, la fruizione, il potenziale di sviluppo industriale e relazionale di queste parti strategiche della città".
Quindi, in definitiva, "politica e ‘portatori d’interesse’ avranno modo nei prossimi mesi di discutere la revisione tecnica di PSC (che giuridicamente deve avere la precedenza) e RUE ormai conclusa, avendo ben chiari quali sono gli intenti di fondo dell’amministrazione comunale", conclude Biagini.