Rimini | Servizio idrico, 113milioni di investimenti da rimborsare al gestore
Servizio idrico, ammontano a 113 milioni di euro gli investimenti non ancora ammortizzati che dovranno essere rimborsati al gestore uscente, Hera, il cui contratto per la gestione del servizio è scaduto nel 2011. A rivelarlo è stato Vito Belladonna, direttore generale di Atersir, Agenzia territoriale regionale per i servizi idrici, nell’ambito della riunione di stamani in Provincia a Rimini.
Belladonna ha, inoltre, ricordato che qualora, per l’affidamento del servizio, si scegliesse l’ipotesi della gestione pubblica e non della gara europea, i 113milioni di investimenti, dovrebbero essere rimborsati dagli enti locali. Sottolineatura che non arriva a caso, dal momento che nell’ambito dello stesso partito di maggioranza, il Pd, esistono posizioni differenti in merito.
Secondo il coordinatore locale di Atersir e sindaco di Misano Adriatico, Stefano Giannini, “la scelta da perseguire per i Comuni deve essere fondata su ragioni strettamente pragmatiche evitando scontri politico-idelogici, specialmente in considerazione dell’enorme mole degli investimenti che il nostro territorio deve affrontare nel settore idrico, con particolare riferimento agli interventi sulla fognatura e la depurazione”.
Non è arrivata l’attesa votazione, oggi. La seduta è stata aggiornata per un ulteriore approfondimento della discussione. In apertura, spiegano dalla Provincia, Giannini, “ha invitato i comitati ‘Acqua bene comune’ dell’Emilia-Romagna ad esprimere la propria posizione; in seguito, sono state prese in esame le varie ipotesi di affidamento previste dalla legge alla luce degli esiti del referendum che ha ripristinato l’ipotesi, oltre a quella principale della gara europea, dell’affidamento diretto ad una società pubblica (in house), in virtù dell’abrogazione della norma introdotta dal quarto Governo Berlusconi che escludeva tale possibilità di gestione pubblica”.