Rimini | Aeroporto, Marcello (Ncd): I veri guai dal 2009
Tra poco in Consiglio comunale a Rimini si parlerà dell’aeroporto Fellini e della sua ex società di gestione, Aeradria, protagonista nell’ultimo anno anche delle cronache giudiziarie locali, con 36 indagati da parte della Procura di Rimini. Il consigliere di Ncd, Nicola Marcello, si è preparato all’appuntamento visitando lo scalo e incontrando alcuni dei lavoratori, raccogliendone ricordi e considerazioni, soprattutto da chi gravita attorno a Miramare da molti anni.
“Tutti mi hanno riferito - racconta Marcello - che i veri guai sono cominciati dal momento della trasformazione da militare a civile (settembre 2009)”. Sarebbe questo il momento in cui “i conti sono cominciti a virare verso il rosso per il venir meno dei servizi infrastrutturali (luce, acqua, sfalcio erba, controllo dell’avifauna, rifacimento pista, controllo luci, etc.) forniti gratuitamente, con solerzia ed 24 ore su 24 da personale militare o comunque civile del Ministero della Difesa”.
Altro passaggio cruciale per il Fellini, sembra anche essere stato quello del 2007, “quando fu negato alle forze Nato di usare per due volte alla settimana e di notte lo scalo riminese come slot intermedia durante il trasporto di materiale logistico”. Nei ricordi delle eprosne intervistate da Marcello quello fu un “grave errore amministrativo locale” . L’aeroporto sarebbe potuto essere a disposizione della Nato per atterraggio, rifornimento, breve sosta e ripartenza dei voli, ma “addirittura si fecero arrivare i ‘No global’ a Rimini anche da altre città per manifestare. Il risultato è che si sono persi ai 2 ai 3 milioni di euro annui”.
Causa della situazione dell’aeroporto, infine, è per “tutti”, la “scellerata gestione amministrativo-finanziaria degli ultimi anni. Sempre le solite persone ai ‘piani alti degli uffici’, sperpero di denaro in ogni circostanza, controlli inefficaci ed inefficienti.
Singolare trovo che nonostante il deficit galoppante , qualcuno autorizzava o si autorizzava ‘corsi di autostima a Roma’, mentre in aeroporto in pista si staccava una luce della ‘Center Lines’ con un buco di un metro sotto la stiva di un velivolo della Win airlines”.