Rimini | Testamento contestato, sacerdote a processo
Un sacerdote novantenne è stato rinviato a giudizio per circonvenzione d’incapace. Avrebbe indotto un’anziana signora, ovviamente benestante, a firmare un testamento in favore della diocesi di Rimini.
Alla chiesa riminese, l’anziana ha lasciato una villa e 3 appartamenti in zone di pregio. Il valore dei beni sarebbe di qualche milione di euro. Nel corso delle indagini è emerso che il sacerdote faceva regolarmente visita all’anziana per somministrarle la comunione e che aveva raccolto la volontà della donna di lasciare tutto alla Chiesa, escludendo dall’eredità la sorella.
Ci sono testimoni che raccontano di aver visto e sentito le due anziane litigare spesso. E, comunque, prima di procedere con la volontà della parrocchiana, il sacerdote aveva chiesto il parere di un neuropsichiatra e medico legale che aveva compilato una relazione, giudicando l’anziana nel possesso delle facoltà mentali, nonostante l’età.
Accade, però, che nel 2013 la donna muore e la sorella, scoprendosi diseredata denuncia il parroco. Da qui l’inchiesta che ha portato gli inquirenti a scoprire anche una certificazione della Asl di Rimini risalente al 2007 che dichiarava l’anziana sofferente di demenza senile da almeno dieci anni. Il giudizio è stato confermato anche dal perito incaricato dalla Procura.
L’anziano prete questa mattina è comparso davanti al giudice per le udienze preliminari di Rimini. Il gup ha deciso per il rinvio a giudizio. Il processo è fissato al 15 settembre. Il prelato sarà difeso dall’avvocato Piero Venturi. La sorella, anch’essa ormai novantenne, dell’anziana deceduta a 101 anni, a inizio 2013, si è costituita parte civile.