Rimini | Am, il Consiglio provinciale approva la srl
Il Consiglio provinciale ha approvato ieri a maggioranza la trasformazione del consorzio “Agenzia mobilità Provincia di Rimini - A.M.” in “Agenzia mobilità Provincia di Rimini - A.M. - S.r.l. consortile” e la successiva aggregazione delle tre agenzie della mobilità romagnole attualmente esistenti in un’unica “Agenzia mobilità romagnola - A.M.R. - S.r.l. consortile”. Hanno votato contro la trasformazione di Am in srl i sindaci di Riccione Renata Tosi e di Bellaria-Igea Marina Enzo Ceccarelli, anche seguendo le indicazioni dei rispettivi consigli comunali.
Secondo quanto sintetizzato dallo Studio Ferretti (quello su cui i revisori dei conti di Am hanno espresso seri dubbi) la sede legale e direzionale dell’Agenzia unica sarà nel Comune di Cesena e si occuperà dello svolgimento nell’ambito territoriale romagnolo di tutte le funzioni di agenzia della mobilità previste dalla legge in materia di trasporto pubblico di persone.
La governace del nuovo soggetto sarà articolata in assemblea soci, amministratore unico (individuato a rotazione tra i tre ambiti territoriali), organo di revisione legale dei conti, coordinamento soci composto da 10 membri (di cui 2 del comprensorio di Forlì, 2 del comprensorio di Cesena, 3 del comprensorio di Ravenna e 3 del comprensorio di Rimini).
Dal punto di vista organizzativo Amr sarà un’agenzia ‘pura’ (vale a dire che svolgerà unicamente le funzioni di agenzia della mobilità e non anche altre attività quali, ad esempio, progettazione, realizzazione, detenzione e manutenzione di beni strumentali al tpl), ‘leggera’ (cioè priva della proprietà di beni strumentali al tpl) e ‘snella’ (con una dotazione organica non superiore a 21 dipendenti di cui 7 dall’agenzia riminese).
alla voce ‘snella’ è da ascrivere anche l’operazione di scissione di Am in Am srl e nella società che envece erediterà gli asset, tra cui il trc, operazione su cui anche sono stati sollevati diversi dubbi. “In ogni bacino - ha spiegato Frisoni ai consiglieri provinciali - permarrà la società patrimoniale, che nel caso di Rimini ha anche lo scopo di progettare e realizzare il trc. Sulla base della delibera approvata la Provincia, insieme ai soci del consorzio, fornisce così la cornice entro cui il cda di Am Rimini dovrà redigere il progetto di scissione, propedeutico al raggiungimento dell’obiettivo di aggregazione delle tre agenzie”.
Sotto l’aspetto delle partecipazioni le quote saranno del 31 per cento ciascuna per Rimini e Ravenna e del 38 per cento per Forlì-Cesena.