Rimini | Maltempo, danni e disagi nella notte. Dieci abitazioni evacuate
Decine di abitazioni evacuate, scuole chiuse a Bellaria, strade bloccate, sottopassi colmi d’acqua e auto affondate, fiumi esondati, alberi sradicati pressoché ovunque nel riminese a seguito dell’ondata di piogge che si è abbattuta sul territorio, colpendo particolarmente la zona nord, tra Vergiano, Santarcangelo e Bellaria. Molti e ingenti i danni materiali, ancora non quantificati, fa notare Massimo Venturelli, direttore provinciale della Protezione civile, “ma l’importante è che non ci siano state vittime né feriti”. E’ tra l’1 di questa notte e le 4 del mattino che si è scatenato l’inferno, quando “sono piovuti 100 millimetri di acqua, con venti forti che sono arrivati a 47 nodi”.
La situazione meteorologica si è stabilizzata a partire dalle 7,30 circa, per migliorare gradualmente. Lo stato di allerta terminava alle 12, ma è nella notte che si è scatenata la furia dei corsi d’acqua. “Tutti i fiumi della provincia hanno superato il livello di emergenza - spiega Venturelli - con l’Uso a 6 metri e il Marecchia a 4”. Esondato anche il Mavone a Borgo dei ciliegi, e l’Uso che a Santarcangelo ha provocato lo sgombero di diverse abitazioni. Il Marano è esondato in diversi punti, in particoalre a Spontricciolo, così come il Conca. Il centro storico di San Giovanni in Marignano è stato invaso dalle acque del Ventena.
Viabilità. Dalle 9,30 del mattino è stata riaperta la Marecchiese, mentre la A14 resta chiusa ai mezzi pesanti. I treni hanno viaggiato a 30 chilometri all’ora. Dalle 4, sono 15 le squadre di volontari in campo.
Rimini. A Rimini, non hanno esitato ad immergersi completamente nell’acqua le due vigilesse che dopo aver rotto a martellate il parabrezza hanno estratto dalla vettura la donna che rischiava d’annegare all’interno dell’autoveicolo rimasto in panne nel sottopassaggio ferroviario tra via Genghini e via Bruschi a Viserbella. Tre le persone salvate da polizia municipale e vigili del fuoco dalle loro auto affondate nel tentativo di percorrere il sottopasso della via Tolemaide a Torre Pedrera. Allagati tutti i sottopassaggi della zona nord.
“In presenza di queste condizioni meteorologiche, chiedo a tutti un atteggiamento più responsabile”, esorta il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Abbiamo verificato che alcune transenne posizionate per evitare il transito nei sottopassi sono state spostate, per permettere il passaggio di fuoristrada. Questo atteggiamento ha messo in pericolo di vita sia gli automobilisti che hanno attraversato con auto più basse, sia le persone intervenute per salvarli”.
Al buio, senza corrente elettrica dalle 4, San Giuliano mare, una decina gli alberi caduti in diversi luoghi della città, un pino ha abbattuto la linea elettrica in via Petropoli, in via Gebel la polizia municipale è intervenuta in soccorso di una famiglia prestando assistenza. Diverse le strade invase dalle acque a Torre Pedrera, tra cui via Barce.
Scuole. Nel capoluogo lezioni senza intoppi sia nelle scuole d’infanzia sia nei nidi comunali, ad eccezione delle elementari Fermi di via Morri dove è saltata la copertura elettrica impedendo il riscaldamento dei locali e costringendo gli operatori scolastici a prendere la decisione di rimandare a casa gli alunni. A Torre Pedrera, sia nella scuola d’infanzia che nella scuola elementare, i tecnici sono riusciti a ristabilire corrente in breve. Alla scuola elementare di Rivabella, il ramo di una alberatura si è staccato causa del vento forte, mentre al Glicine si è registrato l’allagamento di un interrato.
Bellaria. Evacuate e chiuse due scuole. “Impossibile raggiungere le Ferrarin”, racconta il sindaco Ceccarelli. Il fiume Uso ha poi inondato il contro storico. Sono dieci le famiglie evacuate lungo il portocanale grazie all’utilizzo di imbarcazioni, perché “i fuoristrada da un certo punto in avanti non sono stati più sufficienti”. Grossi danni sul mare, aggiunge il sindaco, con il lungomare Colombo coperto dalle acque che hanno raggiunto gli alberghi. Allerta anche per la casa per anziani Luce sul mare.
Santarcangelo. La situazione più grave si è registrata in via Palazzina, dove il fiume Uso ha rotto gli argini all’altezza dell’area Contea fino alla zona della Fornace. “Tre case sono finite sott’acqua, evacuate due famiglie, il terzo edificio è disabitato”, spiega il sindaco, Alice Parma. Allagamenti sono stati segnalati anche a Canonica, Sant’Ermete, Stradone e San Bartolo, mentre la zona di Montalbano è stata interessata da movimenti franosi. Circa 70 le segnalazioni pervenute al centro operativo intercomunale. In servizio quattro squadre della Protezione civile (16 persone), quattro pattuglie della polizia municipale (8 agenti), più altre 16 persone tra tecnici e operai del Comune, per un totale di circa 40 persone.
Riccione. “Sono due le criticità, piccole, per quanto ci riguarda”, spiega il sindaco Renata Tosi, di Riccione, dove sono esondati Rio Melo e Marano. Le famiglie non sono state evacuate, ma hanno ricevuto la raccomandazione di non utilizzare il pianterreno. “Porto e spiaggia sono completamete persi”, rendiconta il sindaco. I bagnini di riccione stanno scandagliando tutte le abitzioni della costa per assicurarsi che nessuno sia in pericolo.