Rimini | Comune a bilancio, no tax area per le nuove imprese
Discusso oggi in commissione, il bilancio 2015 del Comune di Rimini. In parte corrente, le entrate complessive sono pari a 168 milioni, 39 da Tari e 51,7 da Imu e Tasi, vale a dire 200mila euro in meno rispetto al bilancio assestato del 2014. L’assessore Gian Luca Brasini ha confermato, per restare sul bilancio 2014, il mancato introito dall’Imu di 1,9 milioni.
“Qualcuno non ce l’ha fatta a pagare, qualcun altro è fallito”, spiega l’assessore. A calare, nel 2014, sono state un po’ tutte le voci di bilancio. Anche pubblicità e affissioni, anche le rette scolastiche. “In cinque anni - precisa l’assessore - è venuto meno il 5,5 per cento dalle rette scolastiche, vale a dire mediamente l’1,1 per cento, in particolare l’1,6 lo scorso anno”. Comunque, i mancati introiti da refezione e rette, spiega anche Brasini, “nel corso degli anni sono stati recuperati”.
Detto questo, il primo obiettivo del bilancio di previsione 2015 è quello di non aumentare il gettito fiscale, anzi, “di mantenere il tred in calo. Perché in questo momento, nonostante lo scenario sia preoccupante in fatto di entrate (sono stati pari a oltre 23milioni i tagli ai trasferimenti statali in tre anni a calare sono un po’ tutte le voci in entrata del bilancio), non possiamo pensare che lo strumento per risolvere il problema possa essere l’aumento dei tributi. Anzi, aumentando le aliquote otterremmo l’effetto opposto”.
Il Comune quindi ha deciso di mantenere invariate le aliquote (con la Tasi sulla prima casa resta al 2,5 per mille, con l’addizionale dello 0,8 da destinare a detrazioni per le fasce in difficoltà) e tutte le agevolazioni previste lo scorso anno. Non si inserirà la Tasi per gli affittuari (“si tratta soprattutto di imprese e attività commerciali”), si manterranno, inoltre, l’agevolazione Imu per i capannoni produttivi e l’esenzione Irpef fino a 17mila euro (cioè per 63mila riminesi, all’80 per cento dipendenti e pensionati) e, soprattutto, si introdurrà la ‘no tax area’.
“Vuole essere un segnale di fiducia per chi oggi dà vita a un’impresa, generando occupazione. Il clima non è favorevole. Il mercato è scarso, la burocrazia rende le cose complicate, le tasse non aiutano. E’ per questo che abbiamo pensato a un rimborso per chi nel 2015 crea un’impresa, di qualsiasi genere, non esclusivamente una start up, assumendo, anche a tempo determinato, almeno un dipendente. Il rimborso riguarderà Imu, Tari, Cosap e pubblicità (insegne). C’è un fondo di 400mila euro in grado di coprire i rimborsi (tra i 3mila e i 3.600 euro) per 100-150 imprese. Altra linfa potrà arrivare dalla manovra”.
Le coperture venute meno dalla Asl. E’ pari a 900mila euro il gap che il Comune dovrà coprire nel 2015 a causa delle mancate coperture della Asl per i servizi di tutela dei minori stranieri non accompagnati (passano da 15 a 53), l’assistenza ai disabili, l’assistenza agli anziani (si passa da 73mila a 85mila ore).
Le multe. Per far fronte alle difficoltà, uno dei rimedi potrebbe essere quello di ‘votarsi’ agli incassi della municipale. “Nel 2013, grazie a un’azione di recupero - spiega Brasini - siamo riusciti a incassare 7,5 milioni dalle sanzioni stradali. Nel 2014 la cifra si è abbassata a 6,5 milioni. Per quest’anno contiamo di raggiungere quota 7 milioni". Allo studio c’è un progetto sulla sicurezza, legato alla prevenzione della velocità eccessiva sulle strade. "Il Comune di Rimini di autovelox non ne ha, non sarebbe una cattiva idea quella di installarne 4 o 5 lungo le 2 o 3 arterie di scorrimento veloce che abbiamo”. L’assessore annuncia anche un inasprimento della lotta alla sosta selvaggia.
Più in generale, calano sia la spesa (di 408mila euro), sia il debito (da 141 a 121 milioni), nonostante il nuovo mutuo da 18milioni per la vasca di laminazione Kennedy.