Rimini | Consiglio, sì alla Casa dei matrimoni
Sì alla Casa dei matrimoni di piazzale Boscovich. Lo ha detto il consiglio comunale di Rimini ieri sera. Il progetto di Anthea è passato con sedici voti favorevoli, uno solo contrario. L’unico atto approvato dall’assemblea di quelli previsti, dopo un dibattito catalizzato dalle schemaglie tra Pd e 5Stelle scatenate da una frase infelice del consigliere del Pd Mancini nel corso del precedente consiglio comunale. Il Movimento 5 Stelle in quell'occasione aveva proposto un emendamento al bilancio per ridimensionare i contributi al Giorno della memoria. Mancini aveva commentato: vorrebbero riaprire i campi di sterminio. Ieri il consigliere Tamburini ha chiesto scuse pubbliche a Mancini, raccogliendo la solidarietà di Fabio Pazzaglia di Fare Comune. Scuse che non sono arrivate. "Avrei voluto affrontare l'argomento in conferenza dei capigruppo, ma non c'eravate", la giustificazione del presidente del Consiglio Vincenzo Gallo. "Nessuno pensa che i 5stelle vogliano aprire una delle pagine più brutte dell'umanità", taglia corto il capogruppo Pd Morolli.
Tornando alla riqualificazione del piazzale al porto, accanto alla struttura polifunzionale che sarà utilizzata come ufficio, il progetto prevede una serie di opere che, possano migliorare la fruibilità dell’intera aerea. Sulla duna adiacente la struttura sarà così realizzata una pedana di circa 220 metri quadrati sormontata da un gazebo e opere di completamento. Prevista anche la sistemazione dei bagni già presenti in zona, con la realizzazione di una pedana che faciliterà i disabili nel raggiungimento della battigia, e la realizzazione di un pergolato che consentirà la realizzazione di iniziative culturali o sociali come, ad esempio, la presentazione di libri o conferenze. Fanno parte del progetto anche nuovi stalli per le biciclette così come gli interventi sull’illuminazione pubblica e il verde.
Le modalità costruttive in un luogo così difficile per la sua alta esposizione ad agenti atmosferici e alle maree hanno portato verso la scelta di forme e materiali ad alta protezione, manutenibilità e risparmio energetico. L’intervento prevede in gran parte l’utilizzo di materiali riciclabili come legno massiccio, legno composito, vetro e alluminio, che possano sposarsi al meglio col contesto del luogo, avamposto al limite fra l’urbano e il naturale, fra il costruito e il mare aperto, un ‘ambiente’ a tutti gli effetti riconducibile alla città turistica, ‘paesaggio’ tipico della riviera adriatica in uno dei luoghi identitari e più amati della città.
Il costo stimato dal preliminare approvato per i principali interventi degli 11 previsti è di 63mila euro per la realizzazione del presidio dotato di bagno per i portatori di handicap, 70mila per la pedana di 220 metriquadrati che sarà realizzata sulla duna su cui sarà costruito il gazebo dal costo di circa 35mila euro, 25mila per altre opere di completamento.