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17 03 2015 | Rimini | Banca Carim, cda approva bilancio 2014

Martedì, 17 Marzo 2015

1Rimini | Banca Carim, cda approva bilancio 2014

 

Banca Carim, il Cda ha approvato il bilancio di esercizio 2014. In ‘soldoni’: impieghi in crescita (+1,3%) in controtendenza rispetto al sistema (-1,4%), raccolta totale in aumento (+0,6%), margine finanziario in crescita (+10,9%), netto miglioramento del margine operativo (+65,9%), rettifiche su crediti per oltre 100 milioni riduzione delle spese amministrative nette (-7,3%) i coefficienti patrimoniali confermano il pieno equilibrio strutturale e di liquidità.
A illustrare il documento è stato oggi il presidente Sido Bonfatti che ha fatto notare un “recupero di competitività ben rappresentato dall’andamento della gestione caratteristica”. Sono inoltre in “evidente miglioramento il margine finanziario a 53,6 milioni, il margine operativo a 67,7 milioni, gli impieghi a clientela a 2.847 milioni”.
Nel corso del 2014 Carim ha erogato “185,5 milioni di nuovi finanziamenti a beneficio di numerosi clienti, confermandosi quale Banca di riferimento per famiglie e piccole medie imprese, per garantire il supporto finanziario al tessuto imprenditoriale dei territori di insediamento. E’ stata ampliata l’offerta in materia di finanziamenti assistiti da cooperative di garanzia e definito uno specifico plafond destinato agli interventi di riqualificazione delle strutture turistiche. Grazie anche ai fondi messi a disposizione dalla Bce, sono state previste condizioni agevolate per le piccole e medie imprese, a supporto degli investimenti produttivi nonché per l’assunzione di nuovo personale. Seguendo i principi della responsabilità sociale d’impresa, Banca Carim ha fornito sostegno ai progetti di sviluppo sostenibile e qualità dell’ambiente, mediante finanziamenti a favore di imprese e famiglie. Sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con Camera di commercio e Unindustria di Rimini per sostenere l’internazionalizzazione dell’imprenditoria locale”.
E’ saluta a 4.573 la raccolta totale. “E’ proseguita l’opera di diversificazione dei prodotti di risparmio, che hanno incontrato il gradimento della clientela, anche in ottica di distribuzione per scadenza: rimarchevole la crescita dei Prestiti Obbligazionari (+233 milioni: +62,3%), in controtendenza rispetto al sistema (-13,8%).  La dinamica contribuisce a preservare gli attuali solidi livelli di equilibrio finanziario, a presidio del rischio di liquidità. In evidenza l’incremento della Raccolta gestita (+189 milioni: +36,0%), cresciuta ad un tasso superiore a quello fatto registrare dal sistema bancario (+20,1%). Il rapporto fra raccolta gestita e raccolta amministrata è significativamente migliorato, passando dal 46% al 69%, con positivo impatto sul margine da servizi”.
Spending review. Le spese amministrative, al netto delle spese per il personale, sono in contrazione (-1,8 milioni) “a conferma del costante presidio dei costi e dell’ottimizzazione dei processi operativi e di fornitura”. “I mezzi patrimoniali - spiega Bonfatti - sono adeguati ai maggiori livelli richiesti dalla vigilanza europea e consentono di pianificare con fiducia l’ulteriore sviluppo dell’attività caratteristica, orientata a cogliere anche i più modesti segnali di ripresa registrati dalla congiuntura economica nazionale e locale. Il Tier1 ratio ed il Total Capital ratio si attestano rispettivamente a 9,28% e 10,67%, entrambi al di sopra dei limiti regolamentari vigenti”.
Tasso di default sostenuto anche nel 2014. “Determinante in tal senso la crescita delle sofferenze e delle partite incagliate, determinata dagli aggravamenti delle posizioni deteriorate riferibili al passato. Gli accantonamenti che ne sono derivati conseguono anche al contesto regolamentare europeo in progressiva evoluzione, orientato a crescenti livelli di copertura dei crediti in default. Le maggiori rettifiche di valore che ne sono scaturite - che rappresentano un fenomeno giudicato eccezionale e non ripetibile -  hanno sensibilmente penalizzato il conto economico, che mostra un risultato di esercizio pari a -9,1 milioni. Se le accresciute svalutazioni dei crediti da un lato hanno vanificato i rimarchevoli progressi della redditività ordinaria, dall’altro hanno portato evidente beneficio ai tassi di copertura del credito deteriorato”.

 

sido bonfatti


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