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27 03 2015| Rimini | In consiglio comunale va delibera Am, ma non unioni civili

Venerdì, 27 Marzo 2015

tortora-scuroRimini | In consiglio comunale va delibera Am, ma non unioni civili

 

Ieri il consiglio comunale ha approvato con voto unanime l’attribuzione del seggio a Marco Fonti che è così subentrato al consigliere dimissionario Gilberto Martinini del M5S. Successivamente è stata riapprovata (con alcune modifiche statutarie) la delibera per la trasformazione del consorzio “Agenzia mobilità provincia di Rimini – A.M.” in “genzia mobilità provincia di Rimini – A.M. - s.r.l. consortile” e la successiva aggregazione delle tre agenzie della mobilità romagnole attualmente esistenti in un'unica “Agenzia mobilità romagnola – A.M.R. - s.r.l. consortile” con 17 voti favorevoli e 10 contrari.
E’ stata respinta con 14 voti contrari, 4 favorevoli e 3 astensioni la proposta di delibera presentata dal consigliere comunale Fabio Pazzaglia su “trascrizione dei matrimoni contratti all’estero”.
Dal Comune, al proposito, si affrettano a rendere noto che “mercoledì 1 aprile verrà discusso in commissione comunale la proposta di ‘Regolamento per il riconoscimento delle unioni civili’. Dopo l’approvazione in consiglio comunale della proposta deliberativa, l’Amministrazione comunale ha redatto il documento che va a istituire il registro amministrativo delle unioni civili, andando a tutelarle e sostenerle per superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto della comunità riminese”. Il regolamento sarà catatterizzato da due elementi: il rilascio dell’attestato di ‘unione civile basata su vincolo affettivo’ e la richiesta di iscrizione nel registro da parte di ‘due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso’.
Sulla vicenda si spende il sindaco Gnassi in persona. “Dico che ogni partito, e ogni esponente politico, dovrebbe fare la corsa per mettere diritti e non piuttosto la corsa a mettere il proprio timbro per visibilità personale. Su un tema tanto delicato e tanto intrecciato alle relazioni umane fondamentali, il nostro compito è quello di fare le cose seriamente, e non limitarci agli atti simbolici o di testimonianza o prodursi in corse politiche o partitiche per intestarsi l’imprinting della battaglia. Alle donne, agli uomini, alle ragazze che ho personalmente incontrato, non interessa tanto questo ma avere diritti e opportunità vere e concrete. Fare le cose seriamente vuole dire, allora, portare a casa il risultato: quello di un Paese che vada oltre le proprie arretratezze e i balbettii e tuteli i diritti di tutte le persone, senza alcuna distinzione, garantendoli. E il nostro regolamento sarà più forte e concreto perché accompagnerà la necessaria, e obbligatoria, presa di coscienza del Parlamento italiano”.
Sono stati, infine, querelati dal segretario nazionale di Forza nuova, Roberto Fiore, Fabio Pazzaglia (Fc), Savio Galvani (Fds), Marco Agosta (Pd) e Albeto Astolfi (RpR) in quanto presentatori dell'ordine del giorno “che riepiloga i fatti - spiegano - che hanno funestato il nostro territorio e che hanno visto protagonisti i militanti di Forza nuova a Rimini, nella giornata di ieri”.
I tre si dichiarano “orgogliosi” della querela da cui non sono meravigliati “perchè la storia di quei fatti violenti motiva la richiesta della dichiarazione fuori legge di questo movimento politico”. L’atto inoltre “significa che loro stessi (gli esponenti di Fn, ndr) ritengono che siano gravissimi”.


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