SCUOLE INDEBITATE, RICORSO TELERISCALDAMENTO, LUCCIOLE INDIGENTI EVASIVE, IL TRC CHE NON PUO’ ESSERE FERMATO, LA FORNERO E GLI APPRENDISTI MINORENNI, IL COMUNE SCIVOLA SUL CHIRINGUITO, FORTUNA IL WELLNESS CHE RIEMPIE GLI HOTEL
Lo Stato non paga le scuole
“Lo Stato non paga e le scuole si riempiono di debiti. Da qualche decina di migliaia di euro a oltre duecentomila è il totale dei residui passivi (i debiti) che ogni istituto ha accumulato negli anni a causa dei mancati trasferimenti da Roma”, scrive il Corriere Romagna a pagina 3.
Un esempio quello dell’istituto Olivieri di Pennabilli. “Un saldo in rosso che ha fatto chiudere alla scuola l’anno scorso con 140.000 di residui passivi, di debiti, in sostanza. «Essendo il nostro un istituto di montagna, abbiamo preferito pagare gli stipendi, ecco perché si è accumulato un debito di più di 90.000 euro sul fondo di istituto, che in realtà serve a pagare le attività extra dei docenti di ruolo: 29.000 nell’anno scolastico 2009/10 e 69.000 quest’anno»”. Mentre a Rimini Da Vinci e Panzini “contano insieme più di 200mila euro di debiti”.
Evasione
Le fiamme gialle beccano facoltosa lucciola 70enne che prende la pensione sociale. “«Purtroppo non è affatto un unicum, insomma non è un caso insolito, né così raro», risponde il direttore dell’Inps della provincia di Rimini, Alessandro Romano”, il Resto del Carlino a pagina 3.
Teleriscaldamento
“L’altra sera il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta del consigliere Idv, Stefano Brunori, che impegna palazzo Garampi a chiedere al tribunale di accelerare i tempi e nominare finalmente un perito, per valutare se le bollette sono effettivamente così alte come lamentano i cittadini. «Un atto molto importante — osserva il giorno dopo il comitato — perché finalmente il tribunale dovrà occuparsi della vicenda, che rischiava di finire in un cassetto per altri anni»”, il Resto del Carlino a pagina 11.
In ballo ci sono “le bollette “astronomiche” che oltre 1.800 famiglie tra i Peep di Viserba, Gaiofana e Marecchiese si sono viste recapitare negli anni”, Corriere Romagna a pagina 7.
Trc, inarrestabile
“Nonostante i problemi e i forti dubbi (anche nel centro sinistra) sull’opera, il presidente della Provincia Stefano Vitali e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi continuano a difendere l’opera. «Il partito dei no-Trc non vuole comprendere che questo è un investimento davvero strategico per il territorio di Rimini – ribadisce Vitali – E’ un’opera fondamentale, sarebbe un grave errore bloccare tutto». Il Pdl e il Movimento 5 Stelle sono convinti che ci siano ancora le condizioni per fermare il cantiere, e magari dirottare i finanziamenti previsti su altre opere. «I soldi messi a disposizione dallo Stato per l’opera (42 milioni più altri 10) sono destinati al Trc. Se rinunciamo, perderemo quei fondi. Ma rinunciare significa anche portare tutti gli amministratori che hanno avallato il Trc alla Corte dei conti, visto che sono stati spesi già 20 milioni di euro dal 1992, per la progettazione e i lavori ai sottopassi»”, il Resto del Carlino a pagina 5.
Riforma del lavoro
Manca l’accordo sull’apprendistato per i minorenni stagionali. “Duemila giovanissimi apprendisti ancora a rischio. E’ stato un lavoro condiviso quello tra Pd e Pdl sulle modifiche da apportare alla riforma del lavoro, ma solo su un punto non s’è trovato l’accordo: l’apprendistato stagionale per i minorenni”, La Voce di Romagna a pagina 17.
Il wellness riempie gli hotel
“Lo sostiene il presidente dell’Associazione albergatori Patrizia Rinaldis che per il fine settimana annuncia una ricca dote di turisti. «Non c’è il tutto esaurito - afferma Rinaldis - ma molti, dei 700 alberghi aperti, sono pieni. La maggior parte degli ospiti prenota solo per una notte, quella di sabato, ma c’è anche chi ne chiede due»”, Corriere Romagna a pagina 8.
Spiagge e chiringuiti
Le domande della Voce di Romagna a pagina 18 dopo la pubblicazione sul sito del Comune del modello di chiosco ipotizzato con in vista il marchio dell’azienda che lo produce. “Quindi, perché pubblicare i disegni con i prototipi di chiringuito firmati da un’azienda? Forse per suggerire agli operatori della spiaggia che conviene rivolgersi alla tal ditta privata? E il Comune in questo modo non ha derogato un po’ troppo alla sua funzione di neutralità, in quanto ente pubblico, rispetto al mercato privato di questi prodotti commerciali? In tanti se lo chiedono, urge una risposta”.
Mario Monti al Meeting, la Voce riporta l’indiscrezione dell’Espresso.
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