Rimini | Unioni civili, il sì della commisione al Registro
Con il voto favorevole della maggioranza e del Movimento 5 Stelle e il voto contrario di Ncd e Fi, la prima commissione ha dato parere favorevole al “regolamento per il riconoscimento delle unioni civili”. L’atto, spiegano dal Comune, nasce per tutelarle e sostenerle e per superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale, economico della comunità riminese.
Il regolamento, come ha anticopato anche il sindaco di Rimini Andrea Gnassi una settimana fa, prevede che l’amministrazione comunale rilasci, su richiesta degli interessati, l’attestato di “unione civile basata su vincolo affettivo”, inteso come reciproca assistenza morale e materiale. Possono quindi richiedere di essere iscritte nel registro delle unioni civili due persone maggiorenni, di sesso diverso o dello stesso sesso, residenti e coabitanti nel Comune di Rimini. Chi si iscrive al registro è equiparato al “parente prossimo del soggetto con cui si è iscritto” ai fini della possibilità di assistenza. Il cessare della situazione di coabitazione o di residenza nel Comune di Rimini determina la cancellazione d’ufficio dal registro. L’atto dovrà ora essere ratificato, probabilmente dopo Pasqua, dal consiglio comunale.
“Si tratta – sottolinea l’assessore ai Servizi al cittadino Irina Imola - di un documento espressione dell’autonomia comunale, che non va in contrasto con regolamenti sovraordinati e dunque inattaccabile dal punto di vista legislativo. Ringrazio i consiglieri, per il confronto importante che è stato avviato nelle ultime settimane, su un argomento che, per il valore che ricopre, deve essere il più condiviso possibile”.