Riccione | Am, Tosi: statuto illegittimo, nonostante modifiche
“L’assemblea di Agenzia mobilità di questa mattina sulla trasformazione dele consorzio in società è andata formalmente deserta per la “sorprendente” mancata presenza di alcuni soci di maggioranza”, spiegano dal Comune di Riccione. Ciò nonostante il sindaco di Riccione Renata Tosi “ha voluto in accordo con quanto previsto dalla normativa vigente e con la piena condivisione dei sindaci dei Comuni di Montefiore Conca, Coriano e Bellaria Igea Marina , verbalizzare una serie di aspetti per togliere dalla precarietà e dalla improvvisazione, il percorso “forzato” che si cerca di imporre ad un’operazione che in tutti questi mesi non ha fatto altro che alimentare perplessità e polemiche, anche da parte di chi ne ha sostenuto l’idea e la soluzione”.
In pratica, i sindaci di ‘minoranza’ ribadiscono che “lo Statuto del consorzio AM/PMR che formalmente è depositato presso gli uffici di AM e su cui si dovranno esprimere i Consigli Comunali delle città socie è quello depositato il 18 dicembre 2014. Le bozze di altri Statuti che stanno girando con all’interno variopinte modifiche che di volta in volta tengono conto delle perplessità espresse da alcuni comuni e su cui si sta chiedendo un approvazione, non godono della legittimità di legge, poiché nessuno di questi è depositato nel rispetto dei termini normativi”. In pratica i sindaci di centrodestra hanno deciso di non tenere in considerazione le modifiche apportate agli statuti a seguito degli emendamenti proposti da alcuni piccoli Comuni della provincia.
“Convocare dei Consigli Comunali per far approvare uno Statuto che nella forma è di fatto ancora illegittimo espone il Comune che lo fa al rischio di danno erariale”, sottolinea il sindaco Renata Tosi. “Lo Statuto su cui i Consigli Comunali devono esercitare la loro valutazione deve essere depositato formalmente presso la società. A nulla serve se non a creare confusione far girare delle bozze o delle considerazioni se pur condivise”.
Nel corso della riunione “il sindaco Tosi ha anche fatto presente che sarebbe assolutamente necessario procedere preventivamente alla realizzazione della perizia di valutazione”, perché “pur convenendo con il notaio che la perizia può essere fatta successivamente, a me sembra che sia più corretto procedere alla realizzazione della perizia di valutazione prima che, in ragione delle proprie quote, i Comuni deliberino sull’operazione. Infatti la valutazione potrebbe modificare il valore delle quote, esponendo i Comuni a debiti fuori bilancio che ognuno di noi vorrebbe certamente evitare”.