Rimini | Aumenti Tari, Indino: Non c’è limite al peggio
“Non c’è limite al peggio”. Sono queste le parole con cui il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino accoglie la notizia degli aumenti che l’amministrazione comunale intende applicare alla “già costosissima” Tari, la tassa sui rifiuti.
“Dopo i parcheggi a pagamento anche d’inverno (alla faccia dell’ospitalità e della destagionalizzazione) eccone un’altra ancora peggio. Ma come? I nostri imprenditori si fanno in quattro per pagare cifre folli per un servizio che ogni anno è sempre uguale e costa sempre di più (basterebbe già questo per mettersi le mani nei capelli) e il Comune come li premia? Semplice. Con un aumento della tassa”, fa notare Indino.
In questo modo, secondo Indino, “ancora una volta viene alimentato un circuito vizioso tutto all’italiana ‘siccome qualcuno non paga, facciamo pagare di più tutti gli altri’, invece che pensare a ormai improcrastinabili cure dimagranti della macchina amministrativa, invece che pensare a efficienza, snellimento e semplificazione”.
L’attenzione di Indino si concentra su dato: su dieci ‘evasori’ di Tasi, ha detto l’assessore al Bilancio Gian Luca Brasini, otto sono imprese e due cittadini privati. “Occorre riflettere del perché tante, tantissime, aziende non sono riuscite a pagare la Tari: perché costrette a chiudere la propria attività. E’ l’ennesimo segnale negativo che registriamo con grandissima preoccupazione. Consiglio di non tirare troppo la corda, perché a spezzarsi sarà il tessuto imprenditoriale e conseguentemente l’offerta turistica e commerciale della nostra città”.