Rimini | Frontalieri, Arlotti: Pensioni, interpretazioni contraddittorie
“Proprio nei giorni in cui va presentata la dichiarazione dei redditi, sorgono interpretazioni contraddittorie e contrastanti sulle pensioni degli ex lavoratori frontalieri, che rischiano di dover pagare le imposte in Italia oltre che a San Marino”. A segnalare la difficoltà è il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, che al proposito ha scritto alla direttrice dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi, e interrogato urgentemente il ministro dell’Economia e finanze, Pier Carlo Padoan.
“La Direzione regionale Emilia-Romagna dell’Agenzia delle entrate – spiega Arlotti - ha recentemente risposto all’interpello di un titolare di una pensione diretta erogata dallo Stato di San Marino, maturata a seguito di contribuzione versata per avere svolto attività di lavoro dipendente come frontaliere, asserendo nel proprio parere che la pensione stessa risulterebbe assoggettabile a imposizione esclusivamente in Italia, quale Stato di residenza. Un parere in netto contrasto con quanto dispone il comma 3 dell’articolo 18 dell’Accordo contro le doppie imposizioni entrato in vigore il 1 gennaio 2014, e rischia di aprire una questione decisamente critica per i 1.468 titolari di pensione ISS che risiedono fuori del territorio della Repubblica di San Marino (per un totale delle pensioni erogate mensilmente pari a 1.083.798,89 euro)”.
In base al paragrafo 3, infatti la pensione percepita da un residente in Italia in base alle disposizioni del Titano sulla sicurezza sociale risulterebbe imponibile soltanto nella Repubblica di San Marino. “L’Agenzia delle entrate, da me interpellata – ricorda il deputato - nell’aprile dello scorso anno, ha infatti chiarito nella risposta a firma dell'allora direttore Attilio Befera che la Cassazione sez. tributaria n. 1550/2012 ha ricompreso nella nozione di sicurezza sociale sia il trattamento assistenziale, sia quello previdenziale, confermando così la correttezza dell’impostazione già data dalla Segreteria di Stato alle finanze della Repubblica di San Marino, che ha applicato la tassazione diretta da gennaio 2014 in base ai parametri internazionali e il commentario Ocse in questo caso per i redditi prodotti a San Marino”.
Di fronte all’interpretazione data dalla Direzione regionale dell’Emilia-Romagna dell’Agenzia delle Entrate, Arlotti ha chiesto quindi un chiarimento urgente e definitivo in merito al tema della tassazione delle pensioni dei frontalieri italiani che percepiscono la pensione dall’Iss. “In questi giorni – conclude - sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi e siamo in presenza di interpretazioni contraddittorie e contrastanti che vengono date anche dai Caf. Siamo tra l’altro ancora in assenza di risposte da parte della Commissione tecnica prevista dall’Accordo contro doppie imposizioni che ad oggi, nonostante i solleciti da me fatti, non ha assunto una decisione univoca”.