Rimini | Edilizia pubblica, la Regione introduce il criterio di ‘residenza lunga’
Per l’accesso alla casa “è fondamentale tenere conto di un periodo minimo di radicamento nella comunità”. Inoltre, c’è “un’esigenza reale di razionalizzare i tanti, troppi regolamenti comunali che peraltro già introducono criteri premiali basati sulla residenza storica (addirittura fino a 10 anni)”. Sono questi i motivi per cui Motivi per cui Elisabetta Gualmini, vicepresidente e assessore alle Politiche abitative della Regione Emilia-Romagna, si è dichiarata favorevole all’emendamento proposto dal Pd e approvato in Commissione sulla delibera di giunta che aggiorna i requisiti necessari per avere diritto a una casa Erp.
“Nella delibera il criterio della ‘residenza lunga’ (o ‘residenza storica’) non c’era, personalmente sono favorevole alla proposta dei tre anni da parte del Pd per più motivi”, ha spiegato Gualmini. “E’ un cambiamento ragionevole, in sintonia con quanto previsto da numerose altre leggi regionali. Per l’accesso alla casa è fondamentale tenere conto di un periodo minimo di radicamento nella comunità, di stabilità. Senza che questo valga ovviamente per qualsiasi altro tipo di servizio, educativo, socio-assistenziale, sanitario. Inoltre - ha aggiunto la vicepresidente – per le emergenze, per i casi di disagio più pressanti non è l’Erp lo strumento giusto”.
Con l’introduzione di questo criterio, la “Regione - fa notare Gualmini - rivendica un ruolo di ‘armonizzatore’ delle tante normative comunali, che già prevedono peraltro sistemi di premialità in base alla residenza”.
Altro aspetto della delibera, ricordato in Commissione, è la semplificazione. Per quanto riguarda gli indicatori del reddito familiare, viene abolito l’Ise (che si ottiene sommando i redditi e il 20% dei patrimoni, mobiliari e immobiliari, dei componenti di tutto il nucleo) e mantenuto l’Isee (che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo, per numerosità e tipologia) come unico parametro di riferimento. Il valore - che al momento rimane invariato - per accedere all’alloggio Erp non deve superare i 17.154,3 euro di Isee. Potrà essere rideterminato in un momento successivo, quando la Regione acquisirà le informazioni sui redditi dei cittadini provenienti dalle nuove modalità di calcolo dell’Isee stesso. Si semplificano inoltre i requisiti anche per la permanenza, abolendo l’uso del valore Ise. Viene favorito il turn-over, modificando i requisiti economici necessari: si abbassa la distanza tra il limite di reddito per l’accesso e quello per la permanenza, con una “forbice” tra i due compresa tra il 20% e il 60%.