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08 06 2015 | Rimini | V Peep, sospeso il riscatto

Lunedì, 08 Giugno 2015

mattoneRimini | V Peep, sospeso il riscatto

 

A seguito di una delibera della Corte dei conti il Comune di Rimini “si vede costretto a sospendere il procedimento del riscatto” degli alloggi Peep. “La delibera di interpretazione della Corte dei conti fa lievitare gli importi a carico dei cittadini”, così il sindaco Andrea Gnassi spiega la decisione della giunta. “E’ inaccettabile. Chiediamo rapidamente che il legislatore dia l’interpretazione autentica e definitiva della norma”, attacca Gnassi.
La delibera in questione risale allo scorso marzo e “ha stabilito che la corretta interpretazione della norma consente al massimo un abbattimento complessivo pari al 50% del valore venale dei beni”. Un annetto fa però l’amministrazione comunale, “dopo il via libera all’emendamento Petitti-Sani, con la propria delibera di Consiglio aveva invece stabilito che il 50% del valore venale fosse la base di calcolo, a cui applicare poi gli abbattimenti ulteriori specifici previsti dalla legge sui Peep”.
A conti fatti, “la differenza tra le due interpretazioni non è questione di parole - spiegano dal comune - ma di sostanza dato che gli importi, previsti oggi dal Comune, aumenterebbero del 30–40% con l’applicazione dei criteri indicati ora dalla Corte dei Conti, riproponendo una situazione di sperequazione tra i cittadini che hanno riscattato in passato e quelli che si trovano a farlo oggi”.
Da parte sua, “l’amministrazione è certa della correttezza della propria interpretazione. Per questo si è già attivata per richiedere al Governo una rapida e chiara soluzione della questione con l’interpretazione autentica da parte del legislatore; da qui la scelta di non revocare la delibera ma di sospendere gli effetti della delibera di Consiglio comunale 100 del 31 luglio 2014 per tre mesi che decorrono dalla data odierna. In attesa, appunto, dell’interpretazione autentica”.
Il sindaco ha interessato della questione parlamentari locali ed Anci nazionale.
“L’assurda situazione dei Peep - ricorda Gnassi - era nata da una deliberazione della Corte dei conti del 2011. Oggi nel 2015 la questione torna alla ribalta ancora a causa di una nuova delibera, ugualmente della Corte dei Conti. Mi si permetta di dire che noi, i nostri uffici, i Parlamentari locali, l’Anci, e non ultimi i cittadini dei Peep avevamo e abbiamo ben chiaro il significato della norma dato il lavoro fatto per arrivare all’approvazione dell'emendamento Petitti-Sani. Per questo non alziamo le mani dicendo ‘non possiamo fare più niente’, ma, anche se non avremmo voluto, ripartiamo da dove pensavamo di aver finito: garantire equità e pari trattamento per tutti i cittadini dei Peep riminesi. Su questo aspetto la politica ha fatto il massimo, anche per porre rimedio ad una inerzia che si era protratta negli anni; ci si è mossi usando tutti gli strumenti possibili, per cercare di mettere nelle migliori condizioni i cittadini affinché potessero diventare pieni proprietari delle abitazioni. Questo lavoro, grazie all’azione combinata di Consiglio, Giunta, uffici e parlamentari locali, aveva avuto alla fine come risultato una diminuzione consistente per il riscatto dell’alloggio Peep. Ora sembra si voglia riportare l’orologio indietro al metodo di calcolo sperequato e più oneroso per i cittadini di tre anni fa. Il Comune di Rimini, certo delle proprie ragioni, vuole ottenere dal legislatore quella ‘interpretazione autentica’ che offra certezze laddove finora si è detto e visto tutto e il contrario di tutto. A Rimini come nel resto d’Italia”.
Per info: http://www.comune.rimini.it/servizi/comune/ufficio_patrimonio/pagina100.html.

 

 

v peep rimini


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