Rimini | V Peep, la versione del Comune
Questa mattina sui quotidiani la replica dei residenti delle case popolari alla decisione del Comune di Rimini di sospendere le rpatiche di riscatto degli alloggi, 600 i casi in corso. “Il Comune ha deciso di valutare le case di tipo ‘Economico popolare’ come normali alloggi di tipo civile alloggi di tipo civile, mentre le case a schiera sempre di tipo ‘Economico popolare’, come villette”. Questa in sintesi la lamentela dei cittadini alle prese con il riscatto della loro casa.
“Al centro della presa di posizione del Comitato - spiegano dalla giunta - c’è la presunta mancanza di volontà da parte dell’amministrazione comunale di applicare come valore di partenza per il calcolo del riscatto quello degli alloggi di tipo “economico-popolare”, optando invece per “il valore catastale degli alloggi di tipo civile”. Il Comitato però confonde (o chi per esso scrive vuol confondere) due piani ben distinti quali la classificazione catastale ai fini fiscali (peraltro sempre oggetto di critiche e discussioni) e la classificazione che l’Omi fa ai fini della valutazione. Plastico esempio che trattasi di due cose diverse sta nel fatto che le categorie catastali per le abitazioni sono 8 (da A1 ad A8), mentre i valori forniti dall’Agenzia del Territorio utili ai fini della valutazione fiscale sono raggruppati in tre tipologie (abitazioni di tipo civile, abitazioni di tipo economico, ville e villini)”. Diversamente “la classificazione dell’Omi, dovendosi occupare del valore, si basa su criteri specifici che riguardano la tipologia edilizia (aerazione dei vani, servizi, posizione territoriale) e sulla verifica degli impianti tecnologici (ascensore oltre il terzo piano, impianto citofonico, ecc.). Sono queste le ragioni non opinabili per cui gli alloggi dei condomini in questione sono riconducibili nella tipologia Omi “abitazioni di tipo civile”, così come le case a schiera vengono inquadrate nella tipologia Omi ville e villini”, spiegano dal Comune.
E comunque, in definitiva,
“la classificazione l’Omi (abitazioni di tipo civile) utilizzata per il V Peep è la stessa utilizzata per gli altri Peep”.
Altra questione quella della correlazione tra il valore di riscatto delle aree del V Peep e la vendita dei terreni di proprietà della Fiera. “Si ricorda - ribadiscono dal Comune - che Fiera di Rimini ha ‘interpellato’ direttamente il mercato immobiliare per avere una valutazione delle aree. I terreni in questione sono andati all’asta e sono stati aggiudicati per oltre 16 milioni di euro, a fronte di offerte, anche di 12 milioni di euro a dimostrazione che non esiste alcuna possibile correlazione”.