Riccione | Sedicenne morto, Cocoricò parte civile contro pusher
Il Cocoricò si costituirà parte civile nel processo contro lo spacciatore che ha cedto l’ecstasy che ha ucciso sabato notte il sedicenne di Città di Castello. Lo rende noto l’avvocato del locale riccionese, Alessandro Catrani.
“Quale legale del gruppo Cocoricò di Riccione - scrive Catrani - desidero ringraziare l’Arma dei carabinieri per la rapidissima e brillante individuazione del presunto responsabile della cessione letale di stupefacente al giovane ragazzo ieri notte tragicamente deceduto al pronto soccorso di Riccione dopo una serata trascorsa nel locale che assisto”.
Catrani sottolinea che “il soggetto individuato dai Carabinieri non ha nessun tipo di collegamento con la discoteca Cocoricò, come viceversa talune tendenziose voci delle ultime ore vorrebbero insinuare: in tal senso la proprietà, mio tramite, diffida chiunque dal diffondere false notizie”.
Dagli ultimi aggiornamenti, “come ritenevamo è stato accertato che la droga non è stata ceduta/acquistata nel locale ma addirittura nella città d’origine della giovane vittima. Colgo l’occasione per riaffermare che non può dirsi certo colpa del locale quanto di tragico purtroppo accaduto; è di tutta evidenza, infatti, che ciò sarebbe potuto capitare in qualsiasi altro luogo pubblico o privato”.
Catrani, quindi, ribadisce “i grandi sforzi che da anni portiamo avanti in tema di prevenzione dei reati e dei fatti comunque cruenti. Continueremo a lottare contro la droga e questi “mercanti di morte” che attentano alle vite nella maniera più vile e deplorevole”.
Infine, “per quanto concerne l’odierno soggetto individuato, il presidente De Meis mi ha incaricato di costituirmi parte civile per conto del locale contro il pusher, non appena ci sarà l’opportunità processuale di farlo, in quanto il danno d’immagine è stato enorme ed occorre dare un segnale forte anche in tal senso. Il ricavato sarà devoluto alle associazioni che si dedicano alla lotta alla droga”.