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13 08 2015 | Riccione | In 400 ‘Per dire no allo sballo’

Giovedì, 13 Agosto 2015

2Riccione | In 400 ‘Per dire no allo sballo’

 

Oltre 400 persone hanno partecipato ieri sera in piazzale Ceccarini all’incontro dal titolo ‘Per dire no allo sballo’ organizzato dall’Arma dei carabinieri in collaborazione con il Comune di Riccione, Comunità San Patrignano, la partecipazione dell’Asl e della fondazione ‘Il PesciolinoRosso’. L’iniziativa partita in occasione della Giornata internazionale della gioventù con un dibattito sulle sostanze stupefacenti e più in generale sull’attività di prevenzione e le conseguenze connesse al fenomeno.
Il comandante della Compagnia carabinieri, capitano Antonio De Lise, nel suo intervento di apertura, dopo aver esposto il quadro dell’attuale normativa legislativa che regolamenta il consumo delle sostanze stupefacenti, ha posto l’accento sulla necessità di iniziare “una consapevole attività di contrasto al consumo e abuso di droghe partendo dalla matura consapevolezza dell’esistenza di un fenomeno che va affrontato attraverso l’impegno a tutto campo di più soggetti, con strategie diversificate”.
Il concetto è stato condiviso dal sindaco Renata Tosi che ha sottolineato la “centralità del ruolo dell’ente pubblico nell’accogliere quella che ad oggi è una sfida importante utile a predisporre una significativa opera di sensibilizzazione socio- culturale rivolta a tutti i protagonisti in campo: dalla scuola alla sanità, dalle forze dell’ordine alle istituzioni, la famiglia e i punti di aggregazione giovanile”.
L’appello è stato accolto da Antonio Boschini, responsabile terapeutico della comunità di San Patrignano, che ha ricordato “il progetto WeFree partito nel 2002 con il coinvolgimento di 230mila ragazzi delle scuole medie e superiori in oltre 400 tappe tra dibattiti, workshop e spettacoli teatrali”. Presenti alla serata anche un ragazzo trentenne, oggi educatore in una struttura interna della comunità che riunisce le attività e i servizi educativi per i più piccoli, che ha portato la propria testimonianza dopo un percorso di recupero e rieducazione.
Toccante il contributo di Giampietro Ghidini, presidente della fondazione ‘Il PesciolinoRosso’. Ghidini, dopo aver perso il figlio Emanuele all’età di 16 anni nel 2013 per aver assunto un acido a fine serata dopo una festa con amici, ha posto l’accento sul “bisogno per i ragazzi di avere punti fermi e un sostegno forte da parte delle famiglie. Un ruolo, ha continuato Ghidini, che troppo spesso oggi viene sottovalutato per lasciar posto agli amici. La famiglia invece è l’autentico fulcro educativo”.
Quale tipo di divertimento siamo in grado di incentivare e quali tipi di messaggio vogliamo inviare ai nostri ragazzi? E’ questa la riflessione che ha lanciato alla platea riccionese Daniela Casalboni del ‘Sert – Unità operativa dipendenze patologiche’. Il Sert svolge un’attività informativa e di sensibilizzazione svolta dagli stessi giovani nelle scuole. Tra i “comportamenti consapevoli che occorre continuare a promuovere quello di evitare di mettersi alla guida sotto l’effetto di alcol o sostanze stupefacenti”.

 

Serata 12 agosto 3


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