Rimini | Am, Tosi: Pmr inutile e dannosa
Parla di “totale pressapochismo” nella “definizione dei nuovi assetti societari” il sindaco di Riccione Renata Tosi uscendo dall’assemblea dei soci di Agenzia mobilità Rimini.
Il tema caldo è quello della trasformazione della società consortile Am in Am srl e della nascita della nuova società degli asset, Pmr. “Pur considerando che la Corte dei conti - deve ammettere Tosi - ha dato una chiara risposta al quesito posto dal Comune di Riccione ritenendo che non vi sia alcun contrasto tra la Legge di stabilità e la trasformazione del consorzio in una srl consortile, resta da parte del comune di Riccione l’assoluta perplessità a dare vita ad una nuova società che come ha pienamente riconosciuto anche oggi in riunione il neopresidente di Am, Monica Zanzani, avrà solo il compito di gestire i pali della filovia, le pensiline e il servizio di gestione e di manutenzione del Trc”.
Tosi non ha mai fatto mistero dei suoi dubbi sulla Pmr, la società che erediterà il patrimonio di Am, ovvero il Trc, su richiesta delle altre Agenzie di mobilità romagnole che si andranno a fondere tra loro. “Continuo a pensare che la Pmr sia una società inutile e in prospettiva dannosa - ha dichiarato Tosi, al termine dell’assemblea - non solo perché va contro il Piano Cottarelli, sulla revisione della spesa pubblica, fatto proprio dal Governo, proprio nella parte che regola la nascita di nuove società a capitale pubblico, ma anche perché presuppone una furbata che metterà in ginocchio molti comuni del territorio”.
Come emergerebbe da una “più attenta” valutazione sembrerebbe che “i debiti della nascitura Pmr, che come tutti sanno nasce già con 1 milione di euro di debito strutturale l’anno, dovranno essere coperti da tutti i Comuni soci. Va da sé che sia il comune di Riccione, sia quello di Bellaria, di Coriano e quello di Montefiore hanno detto no, ritenendo che questa sia solo una manovra che trasferisce sui piccoli comuni soci un aggravio, per tutti loro insostenibile, che dovrebbe invece essere assunto direttamente da chi gestisce il trasporto pubblico locale di ambito”. Una decisione che secondo Tosi penalizzerà i Comuni.