Rimini | Delibera ‘salva Gnassi’ approvata, ma la maggioranza salta lo stesso
“Li terremo incollati alle sedie. Saremo pronti a chiedere la verifica del numero legale ogni qualvota ci accorgeremo che i consiglieri della maggioranza abbandonano la seduta”. E’ una promessa quella di Gennaro Mauro, capogruppo degli ex Pdl in consiglio comunale a Rimini, dopo l’approvazione (diciassette favorevoli e un contrario) delle modifiche al Regolamento del consiglio proposte dal Pd. In pratica, si introduce il voto ponderato in commissione in modo tale da garantire favore alle delibere del sindaco Andrea Gnassi anche in assenza di qualcuno dei suoi. La delibera ‘salva Gnassi’ si è resa necessaria dopo l’abbandono di Savio Galvani (Federazione della sinistra) e Stefano Brunori, eletto a suo tempo nelle file dell’Idv, partito che ha poi abbandonato e che resta in maggioranza grazie alla presenza dell’assossore Irina Imola.
Approvato anche l’emendamento proposto da Galvani che impone ad ogni consigliere la presenza ad almeno la metà della durata di ogni commissione per l’accesso al gettone. Bocciato il sub emendamento proposto da Nicola Marcello, ex Pdl, per l’istituzione di un registro in cui ogni consigliere, allo scopo di dimostrare la propria presenza per almeno metà seduta, segnalasse orari di ingresso e uscita dalla commissione. Un piccolo qui pro quo: i consiglieri di maggioranza hanno votato due volte, prima per approvarlo poi per bocciarlo, un altro emendamento, quello con cui sempre Galvani chiedeva l’introduzione della verifica del numero legale prima di ogni votazione.
“Avevamo provato a tendere una mano - spiega Mauro - proponendo il passaggio della delibera in prima commissione questa settimana e in consiglio la prossima, ma dal Pd ci hanno risposto picche. Questo nonostante noi ci siamo dimostrati disposti a votare le loro modifiche. Noi chiedevamo il passaggio in commissione solo affinché potessero essere valutate anche le nostre di proposte. Ma se il Pd vuole lo scontro muro contro muro, lo avrà”.
Un piccolo assaggio si è già visto ieri sera. Assente Samuele Zerbini (Pd), usciti Savio Galvani (Fds) e Simone Bertozzi (Pd), la maggioranza si è trovata sotto il numero dei sedici consiglieri necessari a mantenere il numero legale e la seduta si è fermata poco dopo le 21,30, alla trattazione della delibera sulla viabilità di Santa Giustina.
Nel corso della seduta, al primo punto dell’ordine del giorno, la votazione della delibera per l’istituzione di una commissione speciale che avrebbe dovuto discutere, ma solo successivamente all’approvazione, le modifiche contenute nella delibera che si sarebbe comunque votata di lì a poco.
E’ successo che la minoranza, eccetto Eraldo Giudici che comunque alla fine non ha votato, è uscita dall’aula quando dai banchi della maggioranza è stata bocciata la proposta di rimandare la votazione della delibera con le modifiche al regolamento. Di fatto, quindi la maggioranza ha votato, con scrutinio segreto, per l’istituzione della commissione speciale, ma le schede non sono state nemmeno aperte per lo stesso problema che si era verificato settimane fa: si sarebbe dovuto designare i membri contestualmente all’istituzione della commissione speciale (con l’approvazione della delibera), ma essendo la minoranza assente non sarebbe stato possibile.