Rimini | Viabilità, l’assessore Biagini risponde a Mauro (ex Pdl)
“Il consigliere del Pdl non ha per nulla compreso quale fosse l’oggetto della discussione in atto nella seduta di terza commissione consiliare”, lo dice dell’intervento di ieri di Gennaro Mauro l’assessore all’urbanistica Roberto Biagini, alle prese da qualche settimana con l’iter di aapprovazione del Piano strutturale comunale.
“Non è vero - ribatte Biagini - che esiste (o esisteva) una previsione urbanistica di Prg avente ad oggetto una infrastruttura viaria (tunnel) parallela all'ambito del ponte di Tiberio e non è vero che è tramontata tale ipotesi a causa di una ‘irresponsabile costruzione di edifici’”. L’assessore, quindi, precisa che “il legittimo permesso di costruire a cui fa riferimento Gennaro Mauro è stato possibile rilasciarlo nella precedente legislatura proprio perché l'area non era inserita in una previsione di vincolo preordinato ad una ipotesi di viabilità; in buona sostanza non esisteva in atti tale ipotesi. Inoltre, proporre un progetto di opera pubblica in variante agli strumenti urbanistici vigenti incontrava difficoltà in quanto insisteva in ambiti di tutela fluviale”.
Racconta Biagini che “ieri mattina in terza commissione è stata solo esaminata una osservazione (in tutt'altro contesto in quanto parliamo della zona Ina Casa-Via Marecchiese) che segnalava l'avvenuta costruzione di un fabbricato a seguito di un permesso di costruire rilasciato nel 2008 sulla base del Prg vigente, quindi prima dell'adozione del Psc e del Rue e non per atti di questa amministrazione che si è insediata dopo, nel 2011”.
Spiega Biagini che “l'area interessata da detto permesso è collocata in prossimità di via del Volontario- via Matteo Tosi ed è posta a ridosso di altre aree edificate e pertanto non può interessare in alcun modo eventuali ipotesi di prolungamento di via Caduti di Marzabotto verso l'Ina Casa. Occorre precisare, inoltre, che di tale prolungamento non esiste alcun progetto, né alcuna previsione urbanistica e neppure ipotesi previste dal Piano strategico”.
Infine, conclude Biagini, “con il Psc, di cui si occupa la commissione consigliare, non è assolutamente possibile apporre vincoli soprattutto poi per strutture stradali non ancora previste, cosa peraltro ormai ben nota a chi segue, o quanto meno dovrebbe seguire con una dose seppur minima di diligenza e cognizione, i lavori del Psc-Rue tanto più se rappresentante di un gruppo politico”.