Rimini | Case popolari, taglio del nastro in via Toni
Questa mattina il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, accompagnato dal vicesindaco con delega alle politiche abitative del Comune di Rimini, Gloria Lisi, ha inaugurano alla presenza delle autorità civili e religiose, e con la benedizione del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi, il nuovo complesso di edilizia pubblica di via Toni. Si tratta di un intervento che coniuga i servizi abitativi, 27 nuovi alloggi (di cui 25 a canone calmierato e 2 di edilizia residenziale pubblica), con quelli associativi ed educativi (due sale polivalenti e spazi in comune per i residenti della zona tra cui anche la nuova scuola di lingua italiana per stranieri, che sarà trasferita a breve dalla attuale sede di via Tonini). Sono stati investiti complessivamente più di 4 milioni di euro (4.400.415 euro, di cui 4.313.415 relativi al fabbricato di edilizia residenziale pubblica e 87mila relativi all'adiacente parcheggio pubblico, più di 1 milione direttamente investiti dal Comune di Rimini).
Nel nuovo complesso troveranno abitazione 27 nuovi nuclei famigliari con un numero complessivo di 35 minori e 4 disabili (in appartamenti con strumenti di assistenza, impiantistica e logistica improntata ai criteri di accessibilità). Gli alloggi hanno una superficie compresa tra 75 metri qudrati e 85 metri quadrati e sono distribuiti su 4 vani scala. I 25 alloggi di canone calmierato avranno un canone medio tra i 350 e i 400 euro, una cifra al di sotto dei valori sul mercato privato. Rimini infatti, in quanto località turistica, ha mantenuto valori di mercato piuttosto alti, nonostante la crisi.
Diventano complessivamente 620 le nuove assegnazioni fatte dal 2010 ad oggi (278 di alloggi a canone calmierato, 342 di edilizia residenziale pubblica), di cui circa l’80 per cento a famiglie italiane. Entro l'anno saranno ultimati ulteriori 58 appartamenti nel complesso di Tomba nuova.
“Tra i nuovi assegnatari degli alloggi di via Toni - fa notare il vicesindaco Lisi - ci sarà anche la famiglia del piccolo Natale, affetto da una gravissima malattia neurovegetativa, al centro nel 2011 di un caso di cronaca che ebbe una forte eco. Da oggi potranno fare affidamento su una nuova casa finalmente adatta alle loro esigenze”.
“Non c'è una famiglia senza una casa – è stato il commento di monsgnor Lambiasi – e nemmeno una casa senza una famiglia come ci ricordava don Oreste Benzi. Per questo oggi è una giornata speciale, dove ventisette famiglie trovano una casa in cui crescere. Per fare il bene è necessaria la grinta e la determinazione degli uomini, l'inaugurazione di oggi è la dimostrazione che questo è possibile. I miei, parafrasando un famoso cantante, sono auguri di buon Natale, ricordando anche il piccolo Natale che qui troverà una abitazione per la sua famiglia,perchè “o è natale tutto l'anno o non è natale mai”.