Rimini | Calcio: “Luukap ci avrebbe voluti comprare per una sterlina”
La società Rimini Calcio fa chiarezza sulla vicenda Luukap Ltd, la società inglese interessata a una possibile acquisizione di quote societarie della Rimini Calcio. La vicenda tiene banco sulle cronache locali da quest’estate.
“La compagine sociale della società AC Rimini Calcio 1912 srl - spiega una nota stampa - il 6 agosto 2015, con atto di cessioni di partecipazione sociale ha sottoscritto le cessioni di quote pari al 30 per cento in favore della Luukap Limited che, avrebbe acquisito la proprietà delle stesse esclusivamente al saldo del prezzo pattuito a favore delle società venditrici entro e non oltre il 21 settembre”.
Questo termine è “l’ultimo entro il quale la Luukap Ltd non ha saputo o potuto fare fronte alla sua obbligazione di acquisto, risultando quindi inadempiente ai termini contrattuali assunti e perdendo pertanto ogni diritto sulla possibilità di acquisire le quote”.
Tra le motivazione del “sorprendente e mancato pagamento delle quote”, la società ha dato anche quella di “una mancata corrispondenza dei conti societari rispetto al programma contrattuale”. In merito, la Rimini Calcio evidenzia che “né la Luukap, né i suoi professionisti si sono mai presentati nella sede sociale per effettuare la verifica contabile della Ac Rimini 1912 srl. In assenza della verifica dei documenti, ogni riferimento contabile della Luukap risulta pertanto totalmente infondato e fantasioso”. Dalla società riminese, inoltre, rassicurano sul fatto che “l’eventualità della non corrispondenza dei conti era comunque prevista in contratto con il pagamento dell’eccedenza da parte dei soci di maggioranza, e dunque, nessun impedimento poteva sussistere in merito ai conti della Ac Rimini 1912”.
A oggi, “la Luukap Ltd ha posto in essere plurime, illegittime e infondate iniziative giudiziarie civili e penali con unico scopo di creare discredito all’Ac Rimini 1912 srl”. Per questo, “l’Ac Rimini 1912 srl, non solo ha già provveduto per il riconoscimento della pretestuosità delle azioni messe in atto dalla Luupack Ltd, ma si è riservata di agire a tutela dei propri interessi per vedersi riconosciuto il risarcimento di ogni danno patito, compreso quello d’immagine”.
La società calcistica “metterà a disposizione dei giudici tutte le comunicazioni ricevute dalla Luukap Ltd e da suoi referenti dalle quali si potranno desumere i reali contenuti dei fatti di cui oggi è ingiustamente accusata. Tali comunicazioni, contenenti anche pressioni a dir poco irricevibili e in palese danno per la società anche nella delicata sede dell'ultimo calciomercato, sono state già consegnate all'avvocato Alessandro Catrani per la verifica, nel loro contenuto, della sussistenza di estremi di reato”.
In sintesi, “appare chiaro lo scopo della società di “diritto inglese” Luupack Ltd che prima si è impegnata, forse oltre le proprie possibilità, ad acquisire quote della Ac Rimini, poi ha pensato bene di sollevare una serie di accuse infondate, utilizzando tutti gli strumenti possibili, finanche temerariamente quelli giudiziari civili e penali, onde riuscire a “portare a casa” le quote della Ac Rimini Srl, senza pagare la somma pattuita, forse pensando, anche ingenuamente, di sollevare un grosso polverone così da poter offrire alla fine in pagamento il simbolico prezzo di una sterlina (a tanto ammonterebbe il capitale sociale della declamata società Luupack)”.
La Rimini Calcio esprime inoltre “profondo disappunto e incredulità per le azioni, sia stranamente coincidenti con il periodo di chiusura dell’azienda di riferimento, sia concomitanti con le azioni Luukap, non solo di professionisti, che dopo anni di silenzio hanno inoltrato richieste su presunti crediti accumulati con la vecchia gestione, ma anche dei vecchi soci, che dopo aver lasciato una situazione debitoria che si è rivelata ben più pesante di quanto a suo tempo prospettato (anche in questo caso la giustizia sta facendo il suo corso) stanno ora procedendo con una serie di richieste relative agli anni 2011, 2012, vale a dire proprio quelli nei quali, essendo appunto soci, hanno contribuito a creare il buco che ha rischiato di portare la Rimini calcio all'ennesimo fallimento”.
La Rimini Calcio, “proseguendo senza sosta il lavoro di risanamento sportivo e finanziario della società, attenderà comunque serena e fiduciosa il corso giudiziario che vedrà ribadita la correttezza dell'operato della società e dei suoi amministratori”.