Rimini | Sicurezza, vertice M5S e sindacati di polizia
Il Movimento 5Stelle riminese ha incontrato sabato scorso i sindacati delle forze di polizia per “avere un nuovo confronto diretto, il più ampio possibile, e portare la conoscenza del problema ad un livello successivo, ascoltando le quotidiane difficoltà dai diretti interessati”. E anche per stabilire contatti e creare rapporti in vista delle elezioni amministrative previste la prossima primavera.
Dal racconto dei poliziotti è stato “confermato che il quadro operativo in cui si trovano a lavorare le forze di pubblica sicurezza è sconfortante e, a tratti, demenziale”. Già la settimana scorsa i due principali sindacati avevano denunciato l’insufficienza e l’‘anzianità’ del parco auto. “Sono a disposizione ad esempio solo tre telepass per tutta la Provincia”, aggiungono oggi i 5Stelle. “Sicché può capitare di aver bisogno di fare il biglietto per l'autostrada durante un servizio di scorta o durante un inseguimento”.
Insufficiente anche la pianta organica che, “per scendere nello specifico, si basa su un decreto ministeriale del 1989. Per fare un esempio di quanto questa obsolescenza risulti dannosa basti pensare che venticinque anni fa Rimini e Prato venivano dotati rispettivamente di 120 e 100 uomini. Oggi, con un passaggio a Questura, il personale è aumentato a Rimini di 100 unità, mentre a Prato di 185 secondo un parametro che tiene conto della demografia di un territorio, ma non della sua vastità. Eppure da allora la Provincia di Rimini ha assorbito ben 7 Comuni della Valmarecchia”.
Nel corso dell’incontro è stata affrontata anche la questione della nuova Questura. “Quello che doveva essere il nuovo edificio è diventato vecchio, a causa di un conflitto legale, senza che nessuno potesse usarlo. Le proposte per un'alternativa all'attuale sistemazione ci sono, ma la politica ancora una volta si è persa nello scontro fra gli interessi e spostare l'operatività dal corso d'Augusto al Palazzo dell'ex Provincia o dell'ex Impdap sembra una missione impossibile”.
Dopo il racconto dei poliziotti, gli esponenti politici del Movimento (Gianluca Tamburini, Carla Franchini, Marco Fonti, consiglieri comunali, e Raffaella Sensoli, Giulia Sarti e Marco
Affronte, portavoce nei parlamenti regionale, nazionale ed europeo) si sono resi disponibili, “fino a che si è all’opposizione”, a “mettere in evidenza la questione ad ogni livello istituzionale”.