Rimini | Sgombero villino Ricci, Gnassi: Senza regole non si sta in piedi
Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi interviene sull’operazione di polizia che questa mattina ha portato allo sgombero del Villino Ricci, in via Ceccarelli, occupato illegalmente dagli attivisti del centro sociale Paz.
“Una comunità non sta in piedi senza regole. Non è un’affermazione che si fa per non guardare ai bisogni, ma anzi - sottolinea Gnassi - la premessa per affrontarli. In un perimetro di regole, che valgono a Rimini come in qualsiasi altro degli ottomila e passa Comuni d’Italia, chi occupa abusivamente un immobile, pubblico o privato fa poca differenza, compie un’azione illecita, sanzionata dall’Autorità giudiziaria. Tanto più se, come nel caso di Villino Ricci, l’occupazione veniva portati avanti in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza più che precarie”.
Gnassi poi passa all’elenco delle iniziative comunali. “Nello stesso perimetro di regole, imprimendo anche un forte impulso innovativo sul sociale, il Comune di Rimini riesce a mettere in campo: dall’albergo sociale che ospita persone in difficoltà; al residence per i padri separati; al sostegno all’associazionismo che si occupa di centinaia di ‘senza casa’; alle 1700 persone che affianchiamo allo sportello sociale (dal pagamento delle bollette alla casa, a prestazioni, servizi e sussidi); almeno diverse altre migliaia di anziani, diversamente abili, famiglie e minori in difficoltà che vengono sostenuti per l’inserimento in strutture, contributi per gli asili e sostegni di diverso tipo; alle graduatorie per le case popolari; e non da ultimo in prima linea, spesso in solitaria, sull’accoglienza ai profughi”.
Oggi, verso le 14, il sindaco è stato interrotto dagli attivisti a palazzo Garampi, mentre illustrava alcune iniziative del Capodanno alle associazioni di categoria. “Questa la posizione che abbiamo ribadito durante il confronto avuto negli spazi di Palazzo Garampi, nei quali alle 14 di oggi hanno fatto il loro ‘fragoroso ingresso’ alcuni degli occupanti Villino Ricci e i rappresentanti del Collettivo Paz. Lascio da parte alcuni momenti un po’ troppo vivaci, volendo considerarli ‘dialettica estrema’; quello che mi interessa riaffermare è il senso del lavoro e degli obiettivi sui temi sociali di questa Amministrazione Comunale che si muove, ripeto, in un quadro normativo preciso e non aggirabile con scorciatoie, motivate da qualsivoglia intento”. Gnassi ricorda che il Comune di Rimini “investe il 42 per cento del suo bilancio per servizi sociali e scolastici” e “ha definito il percorso del welfare di comunità, aprendo al sostegno e al supporto della più ampia parte dell’associazionismo civico e del volontariato in modo da dare risposte vere e sul campo al tema dei bisogni che con la crisi si sono acuiti. Il coinvolgimento del tessuto civico e del privato è la strada maestra su cui questa Amministrazione comunale insiste e insisterà. Questo però attraverso percorsi che tutelino e garantiscano equità”.
Agli attivisti del Paz è stata assegnata, poche settimane fa, a seguito di un bando, la ex sede dei vigili del fuoco in via Dario Campana. “Spazio sistemato e quindi assegnato attraverso evidenza pubblica, modalità che consente libero accesso a chiunque abbia un progetto di utilizzo degli immobili. Non deragliamo da questo percorso, sempre comunque attraverso bando. Certo, per il futuro c’è la necessità di allargare ancora di più il panel, facendo in modo che di emergenza abitativa non debbano occuparsene solo un Comune e qualche associazione. Su questo percorso siamo impegnati e saremo impegnati”.