Rimini | Fondazione Carim, gli industriali confidano nel prossimo presidente
“Banca Carim deve superare questa fase critica per potere ancora svolgere appieno il ruolo da protagonista nel panorama dell'economia locale”. L’incoraggiamento arriva dal cda di Unindustria Rimini dopo la presentazione del piano industriale di Banca Carim.
“Prendendo le mosse dalla presentazione del piano che si ritiene basato su presupposti orientati verso la crescita, si può guardare con sufficiente fiducia al futuro stemperando le preoccupazioni emerse in questi mesi”, sottolineano gli industriali. “Si è convinti che come in ogni passaggio complesso gli italiani abbiano fatto emergere il meglio di sé, così i riminesi, anche in questo caso, sapranno farlo dando supporto alla loro banca”.
Se si passa dal campo eminentemente economico a quello sociale, “non possiamo dimenticare un altro attore altrettanto importate quale la Fondazione Carim che in questo periodo, come la banca, sta attraversando un momento di forte complessità”.
Nonostante ciò, gli industriali riconoscono alla Fondazione, “se pur in maniera più limitata rispetto al passato”, di aver “cercato di svolgere un'azione di sostegno al territorio di cui il finanziamento all'attività di Uni.Rimini è un esempio importante”.
Già in precedenti prese di posizione “si era sollecitato la Fondazione, in qualità di azionista di maggioranza, a partecipare da protagonista allo sviluppo della banca e quindi non si può che accogliere con favore la decisione di nominare un advisor per approfondire l’ipotesi di unione con altri istituti di credito”.
Con il piano industriale che Banca Carim ha presentato “si è colto un senso di urgenza nel proporre un cambiamento che si auspica possa avvenire anche per la Fondazione sperando, che a causa del cambio della presidenza che avverrà nella prossima primavera, non si fermino le azioni che devono essere intraprese fin da subito”.
Azioni che “vista la complessità dei problemi devono essere affrontate con spirito manageriale dal futuro presidente a cui occorrerà avere conoscenza dei mercati, tendenza alla proiezioni verso programmi futuri, apertura all'innovazione, sensibilità verso temi sociali e grandissima attenzione verso il territorio. In sintesi, una persona che abbia una forte imprenditorialità”.